Home 2010 01 Aprile Deliberazioni della giunta dell’uspur sul DDL di riforma
Deliberazioni della giunta dell’uspur sul DDL di riforma PDF Stampa E-mail
La Giunta nazionale dell’USPUR nella riunione del 19 marzo 2010 si è dichiarata sostanzialmente favorevole agli emendamenti al DDL 1905 proposti dal sen. G. Valditara e pertanto ha deciso di valutare il documento nella sua interezza e, dove ritenuto necessario, proporre precisazioni per evidenziare il pensiero e la posizione sindacale dell’USPUR.
Il Segretario nazionale prof. A. Liberatore ha dato lettura degli emendamenti Valditara, e registrato i seguenti suggerimenti di modifica via via proposti e votati dopo ampia discussione:
  • art. 1, comma 1, sostituirlo con il seguente: “Le università, istituzioni di alta cultura, sono sede primaria della ricerca e dell’istruzione superiore e strumento  per l’elaborazione e la diffusione delle conoscenze. Sono dotate di personalità giuridica e, nel rispetto dell’art. 33 della Costituzione, hanno autonomia        didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile, che esercitano, in  attuazione dell’indirizzo e del coordinamento del Ministro competente, nell’interesse del progresso culturale, civile ed economico della Repubblica”;
  • art. 2, comma 2, lettera f, riga nona: sostituire la parola “corsi” con “corsi di laurea”;
  • art. 5 bis, comma 5, rigo 17: cancellare “libero professionale”; rigo 20: prima di “13”, inserire “11”;
  • art. 5 bis, comma 6: modificare le ultime tre righe in maniera da leggere “fermo il trattamento  economico in vigore”;
  • art. 5 bis, comma 7: modificare le ultime tre righe in maniera da leggere “fermo il trattamento economico in vigore”;
  • art. 5 quater, comma 3, lettera b: se ne chiede la cancellazione. (rimane così in vigore quanto previsto dal DPR 382/80, e successive integrazioni);
  • art. 8, comma 3, lettera i, terza riga: sostituire “tre” con “due”;
  • art. 9: abolire il comma 3 e il comma 4;
  • art. 12, comma 9, rigo tredicesimo: cancellare la parola “eminenti” (infatti la lista dei sorteggiati potrebbe non contenere professori eminenti).