Home 2015 26 ottobre RICERCA. RICERCATORI. VALUTAZIONE DELLA RICERCA RICERCA. ABERRANTE PARAGONARE ALL’OZIO IL LAVORO INFRUTTUOSO DI UN RICERCATORE CHE HA PURE LAVORATO CON IMPEGNO
RICERCA. ABERRANTE PARAGONARE ALL’OZIO IL LAVORO INFRUTTUOSO DI UN RICERCATORE CHE HA PURE LAVORATO CON IMPEGNO PDF Stampa E-mail

L’innovazione proviene proprio da dove nessuno si aspettava. Se tutti seguissero la stessa strada le possibilità di sviluppo del pensiero scientifico sarebbero veramente remote. La ricerca scientifica progredisce solo per il lavoro cumulativo di tantissimi scienziati meno noti che nell’ombra esplorano con curiosità e impegno tutte o quasi tutte le ipotesi percorribili, interagendo, comunicando, influenzandosi a vicenda. La grande scoperta nasce spesso da tale contesto, verrà magari attribuita a un singolo, ma è il frutto di un lavoro collettivo che sta alla base del progresso. Il ricercatore che finisce in un vicolo cieco, che imbocca una strada rivelatasi infruttuosa, non rappresenta uno spreco di risorse: quella strada andava comunque esplorata e il suo lavoro è stato utile per la collettività e per i suoi colleghi che seguiranno altre strade. E’ aberrante paragonare all’ozio il lavoro infruttuoso di un ricercatore che pure ha lavorato con impegno, magari a un problema molto difficile, senza ottenere “prodotti” di ricerca apprezzabili nell’immediato. E’ come in un labirinto: uscirne da soli è impossibile, ma se si è in molti a tentare qualcuno prima o poi troverà l’uscita, per la legge dei grandi numeri. Sono i numeri che oggi più che mai mancano in Italia: solo aumentando fondi, ricercatori, docenti e studenti il sistema nazionale potrà essere competitivo a livello internazionale. E pazienza se qualcuno apparentemente “perderà tempo” a pensare, forse dovremmo proprio tornare tutti a pensare. (Fonte: F. Siringo, Roars 09-09-15)