Home 2015 26 ottobre RICERCA. RICERCATORI. VALUTAZIONE DELLA RICERCA SUCCESSI E CRITICITÀ DELLA RICERCA IN ITALIA
SUCCESSI E CRITICITÀ DELLA RICERCA IN ITALIA PDF Stampa E-mail

A fare il punto su elementi di forza e criticità della Ricerca&Sviluppo in Italia è Andrea Lenzi, presidente del CUN, a margine del Convegno “Il valore della ricerca, la creazione di opportunità. Pubblico e privato uniti per la ricerca made in Italy” organizzato a Catania. “La ricerca italiana è quantitativamente significativa e apprezzata a livello internazionale – ha detto – siamo ottavi al mondo per numero di pubblicazioni scientifiche e la media di citazioni ottenute da questi lavori è comparabile a quella di Germania e Francia, ed è particolarmente elevata nelle aree dell’ingegneria e della medicina. E i ricercatori italiani sono un asset di grande valore”. Ma quante sono le persone impiegate in attività di R&S? Secondo dati emersi nel corso dell’evento nella città siciliana, sono più di 240mila, un numero troppo basso rispetto al fabbisogno e al confronto europeo, ma in crescita del 5,3% (2012 su 2011, dati Istat 2014). I ricercatori, e gli investimenti pubblici in ricerca in generale, si distinguono per una produttività molto superiore alla media degli altri Paesi, espressa sia in termini di quantità di pubblicazioni scientifiche sia di citazioni ricevute. Ma non mancano anche punti di debolezza. È basso il rapporto tra Spesa per Ricerca e Sviluppo (R&S) e Prodotto interno lordo: nel 2012 la spesa in R&S è stata di 20,5 miliardi di euro (+1,9% rispetto al 2011), ed è pari all’1,26% del Pil, lontano dall’obiettivo italiano del 1,53% e dall’obiettivo Eu del 3% entro il 2020.
È inoltre particolarmente bassa la spesa in R&S delle imprese, che investono lo 0,68% del Pil contro una media Eu dell’1,27%. (Fonte: http://www.quotidianosanita.it 22-10-15)