SUL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO PDF Stampa E-mail

Sul valore legale dei titoli di studio esiste uno studio dettagliato commissionato dal Senato e il risultato della consultazione on-line promossa dal Governo Monti, finita con una nettissima vittoria di pareri contrari all’abolizione. Nel documento conclusivo del lungo lavoro di studio ed audizioni della Commissione Cultura del Senato, veniva detto inequivocabilmente che al momento non è adottabile l’abolizione. Il punto 10 delle conclusioni riportava:
“Queste considerazioni portano a ritenere che adottare oggi nel nostro Paese l’abolizione del valore legale della laurea presenterebbe, a fronte dei benefici conseguenti alla liberalizzazione del sistema universitario e alla piena autonomia delle università, vari cospicui aspetti negativi, complessivamente prevalenti: le indubbie difficoltà della realizzazione legislativa, una tempistica non congrua rispetto al recentissimo avvio dell’ANVUR, una non favorevole accettazione da parte di sindacati e ordini professionali, ma soprattutto da parte degli studenti e delle famiglie, una probabile penalizzazione delle università territorialmente svantaggiate, la probabile insorgenza di maggiori difficoltà in ordine alla fruizione di una formazione universitaria di alta qualità per i giovani residenti nelle regioni del Mezzogiorno, un probabile aumento dei costi universitari a carico degli studenti, una maggiore difficoltà di garantire il diritto allo studio degli studenti capaci e meritevoli ma sprovvisti di mezzi. A quest’ultimo riguardo si ribadisce la fondamentale importanza dell’obiettivo costituzionale di garantire a tutti nostri giovani pari opportunità nell’accesso anche ai più alti livelli della formazione: la qualità non può essere privilegio di pochi. Questo principio di uguaglianza ispira profondamente la nostra Costituzione ed è il presupposto di base del metodo meritocratico.”
Sempre la Commissione del Senato concludeva con un’apertura all’abolizione, ma solo dopo la garanzia di alcuni prerequisiti, tra cui “mettere a disposizione maggiori risorse per la realizzazione piena del diritto allo studio”. (Fonte: G. Pastore, Roars 26-09-15)