Home 2015 26 ottobre FINANZIAMENTI SPESE DELLO STATO IN RICERCA E FORMAZIONE 2008-2014. DIMINUISCONO MENTRE AUMENTA DEL 12,9% LA SPESA COMPLESSIVA DELLO STATO
SPESE DELLO STATO IN RICERCA E FORMAZIONE 2008-2014. DIMINUISCONO MENTRE AUMENTA DEL 12,9% LA SPESA COMPLESSIVA DELLO STATO PDF Stampa E-mail

La spesa pubblica in Italia cresce, anche al netto del debito pubblico. Ma alcune voci di spesa diminuiscono. E anche piuttosto drasticamente. Le voci che diminuiscono di più sono gli investimenti in ricerca, università e scuola. È questo, in estrema sintesi, quello che ci dice il documento “L’andamento delle spese per missioni, programmi e stati di previsione del bilancio dello Stato nel periodo 2008-2014” che la Ragioneria dello Stato ha presentato in Senato lo scorso mese di dicembre.
Le spese dello Stato ammontano, nell’anno appena concluso, il 2014, a oltre 825 miliardi di euro, con un aumento del 12,9% rispetto al minimo del periodo (l’anno 2008). Anche al netto degli interessi sul debito, la spesa dello Stato è aumentata di circa 50 miliardi nel 2014 rispetto al minimo del periodo (il 2011): un incremento del 10,7%. Ma, mentre la spesa pubblica aumentava, ci sono stati dei capitoli di spesa che sono diminuiti. Tra i principali tagli: quelli all’istruzione scolastica (– 2,9 miliardi, pari al 6,5% del budget massimo relativo del 2010); alla ricerca scientifica (– 1,3 miliardi rispetto al massimo relativo del 2008); all’istruzione universitaria (– 0,8 miliardi rispetto al massimo relativo del 2008). In termini percentuali i tagli più drastici hanno riguardato la ricerca scientifica, con un secco e per certi versi clamoroso -31,1%. Il che porta la spesa di questa “missione” dallo 0,56 allo 0,34% dell’intera spesa pubblica. In particolare la spesa in ricerca di base scende dallo 0,14 allo 0,12% della spesa dello Stato. Anche l’istruzione universitaria ha subito tagli piuttosto netti, per un ammontare di 0,8 miliardi di euro rispetto al massimo relativo del 2008. In percentuale significa un netto – 9,6%, il che porta la spesa pubblica per l’università dall’1,19 allo 0,95% del bilancio dello Stato. Dal rapporto della Ragioneria dello Stato un dato emerge con chiarezza: i vari governi hanno cercato di far quadrare i conti del bilancio statale tagliando soprattutto in ricerca e formazione. Il “pacchetto conoscenza”, infatti, è diminuito non solo in assoluto, ma anche in termini relativi dal 3,33% al 3,19% del Pil. (Fonte: P. Greco, ScienzaInRete 08-01-2015).