Home 2015 8 luglio RICERCA. RICERCATORI. VALUTAZIONE DELLA RICERCA RIFORMA DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA (EPR) INSERITA NEL DDL CHE DELEGA IL GOVERNO A RIORGANIZZARE LA PA
RIFORMA DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA (EPR) INSERITA NEL DDL CHE DELEGA IL GOVERNO A RIORGANIZZARE LA PA PDF Stampa E-mail

Su una riforma attesa da anni, incombono almeno tre nuvole nere: i tempi dell’entrata in vigore, alcuni contenuti del provvedimento e la sua costituzionalità. Per questo caso è vero che il tempo è denaro, anche perché ogni ritardo sulla riforma si traduce in un ritardo per sfruttare al meglio i pur ingenti finanziamenti Ue agganciati ad Horizon 2020, il programma di aiuti comunitari alla ricerca in vigore dal 2014 e che, appunto, scadrà alla fine del 2020. Se, come si pronostica, la legge fosse approvata entro l’estate, si rischierebbe, comunque, di attendere la fine del 2016 per produrre effetti, senza contare eventuali altri mesi per gli adempimenti. In pratica ogni settimana spesa nel dibattito parlamentare si traduce in soldi persi per finanziare la ricerca. Rimane anche aperto il problema della ridefinizione delle carriere dei ricercatori degli Epr. Dato che in Italia ci sono ancora almeno tre disomogeneità tra ricercatori delle università, degli Epr e del privato, intenzione del Governo sarebbe sbrogliare la matassa andando a regolare, per legge, i rapporti di lavoro; una scelta di metodo cui si oppongono i sindacati che vedono bypassata la contrattazione collettiva. Infine il terzo problema riguarda il dubbio di costituzionalità: il testo, per ora, affida all’Esecutivo la “semplificazione della normativa riguardante gli Epr e il suo coordinamento con le migliori pratiche internazionali” ed è su questo che i tecnici di Montecitorio hanno obiettato: “il principio indicato”, scrivono, “appare eccessivamente generico”; in particolare, “visto che il principio si riferisce al coordinamento con le migliori pratiche internazionali, al fine di rendere comparabile l'attività degli Epr anche a livello internazionale, occorrerebbe chiarire se si intende richiamare il sistema di valutazione degli enti di ricerca". (Fonte: P. Romano, CorSera 05-06-15)