Home 2015 18 marzo VARIE UNIVERSITÀ E RICERCA NON SONO UN SECCHIO BUCATO. RIDURRE GLI ONERI DELLA VALUTAZIONE. RIDARE UN RUOLO AL MIUR
UNIVERSITÀ E RICERCA NON SONO UN SECCHIO BUCATO. RIDURRE GLI ONERI DELLA VALUTAZIONE. RIDARE UN RUOLO AL MIUR PDF Stampa E-mail

L’intervento di Mario Ricciardi (Redazione Roars) a YOUniversity.Lab, “Giornata di ascolto e di confronto con il mondo dell’Università e della Ricerca”, organizzata dal PD a Roma il 26 febbraio, si è focalizzato su tre punti seguenti.
1. Il sottofinanziamento del sistema dell’università e della ricerca:
università e ricerca non sono un secchio bucato, ma sono elementi chiave per lo sviluppo economico, sociale e civile di questo paese. Da qui si parte.
2. Ridurre gli oneri della valutazione, che paiono allo stato sproporzionati:
assolutamente no alla proliferazione burocratica alla quale abbiamo assistito negli ultimi anni. Il processo che impropriamente viene chiamato riforma Gelmini era partito sventolando la bandiera della libertà e si è concluso con una specie di mostro burocratico di carattere sovietico. [...] Tra un po’ di tempo verrà anche il momento di valutare i valutatori [...] bisognerà fare un ragionamento, come si sta facendo in altri Paesi [...], per capire se c’è un modo per aiutare le persone che sono incaricate di questo lavoro per fare ciò che stanno facendo, non solo meglio, ma con un onere inferiore per i fondi pubblici.
3. Riportare l’università al centro del dibattito pubblico italiano:
bisogna smettere di scrivere le leggi nei retrobottega dei ministeri. Mi sembra preoccupante quello che sta accadendo per l’abilitazione. Circolano voci di progetti di revisione delle regole dell’abilitazione, sui quali, però, non c’è nessun tipo di dibattito pubblico e rispetto ai quali sarebbe interessante sapere se il PD, non dico abbia delle posizioni, ma almeno ne abbia notizia. Chiudo con un punto che è politico, ma centrale: bisogna ridare un ruolo al MIUR. Non si può andare avanti così, ci vuole una guida politica, una guida politica che si prenda la responsabilità di pensare nel lungo periodo il sistema dell’università e della ricerca. (Fonte: Roars 15-03-2015)