Home 2015 16 febbraio LIBRI. DOSSIER MANIFESTO PER LA RINASCITA DI UNA NAZIONE. SCIENZA, LA FRONTIERA INFINITA
MANIFESTO PER LA RINASCITA DI UNA NAZIONE. SCIENZA, LA FRONTIERA INFINITA PDF Stampa E-mail

Autore Vannevar Bush. Traduzione di Benedetta Antonielli d'Oulx. Collana «Incipit», 2013, pg. 150.
Nel novembre 1944, nel pieno della guerra, il Presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt pose al proprio consigliere scientifico, Vannevar Bush, una domanda cruciale: in che modo potremo, a guerra conclusa, sfruttare al meglio lo sforzo che stiamo sostenendo nella ricerca scientifica a scopo bellico e tradurlo in benessere per la nazione? Questo libro è la risposta scritta da Bush e rappresenta di fatto un programma politico e culturale per la ripresa economica, civile e sociale di una nazione uscita da quindici anni di disastrosa crisi economica e cinque di guerra massacrante. In 70 pagine, chiare e secche, Vannevar Bush sottolinea i vantaggi economici e le ricadute positive della ricerca scientifica, chiedendo di finanziare la ricerca fondamentale, di selezionare le future generazioni di scienziati unicamente sulla base del merito e di diversificare la ricerca il più possibile. Una lezione ancora straordinariamente attuale, anche per un paese complicato e problematico come il nostro. (Fonte: scheda libro)
Il rapporto ha avuto un’influenza enorme sulle policy americane relative all’innovazione e al progresso della conoscenza. Ancora oggi il documento rappresenta un imprescindibile punto di riferimento per le teorie che fanno da sfondo alla governance statale del rapporto tra ricerca di base e applicata. Spiccano nelle pagine di Bush, l’enfasi sulla necessità che lo Stato investa copiosamente nel finanziamento della ricerca di base attraverso il potenziamento dei college, delle università e dei centri di ricerca, nonché sull’importanza di rendere prontamente pubblici e disponibili al mondo i risultati dell’indagine scientifica. Senza ricerca di base pubblicamente disponibile a tutti non è possibile il progresso della conoscenza. Solo formando generazioni di nuovi scienziati, investendo nella formazione si può avere progresso e innovazione. Allo stato tocca alimentare costantemente la ricerca di base, alle industrie sviluppare la ricerca applicata attingendo al sapere pubblico e reclutando i giovani formati nei college e nelle università. Senza investimenti nella scienza, unitariamente intesa, una nazione non ha futuro. (Fonte: recensione di Roars 06-02-2015)