Home 2015 16 febbraio STUDENTI STUDENTI. NUOVO INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)
STUDENTI. NUOVO INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) PDF Stampa E-mail

Con il nuovo ISEE migliaia di studenti universitari rischiano di pagare le tasse più alte previste dai rispettivi atenei. A denunciarlo è l'Unione degli universitari (UDU). "La gestione dell'entrata in vigore del nuovo Isee - dichiara - è evidentemente fallace sotto molti punti di vista: ritardi che rischiano di non consentire la presentazione dell'Isee per l'assegnazione dell'importo delle tasse universitarie, mala gestione del periodo di transizione tra vecchia e nuovo Isee con conseguenti disuguaglianze tra studenti dello stesso ateneo". Ecco perché. Lo scorso primo gennaio, è entrata in vigore una nuova normativa per il calcolo dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) familiare, utilizzato dagli atenei per calcolare quanto ogni ragazzo dovrà pagare. Ed ecco il primo problema: "L'Inps dovrebbe sottoscrivere una convenzione con i Caf per potere rilasciare il modello Isee con le nuove regole - spiegano gli studenti - ma ancora questa convenzione non è stata sottoscritta e i Caf non possono rilasciare nessuna certificazione". E coloro che aspettavano la scadenza dei termini fissati dai singoli atenei per presentare la documentazione sulla situazione economica del nucleo famigliare rischiano di vedersi collocare nell'ultima fascia, quella più esosa.
Che prevede anche 1800/2000 euro di esborso all'anno. A Firenze e Ancora, per presentare la documentazione in questione ci sarà tempo fino alla fine di gennaio, mentre a Padova si potrà aspettare la fine di febbraio. Ma senza che i patronati possano rilasciare il modello Isee questa scadenza rimane sulla carta. Chi invece ha pensato per tempo a munirsi del prezioso documento da inoltrare alle segreterie universitarie ricade nella vecchia normativa con fasce di reddito diverse. Ed ecco un'altra anomalia denunciata dall'UDU: "Due studenti dello stesso ateneo e con lo stesso Isee potrebbero vedersi collocare - dice l’UDU - in due fasce diverse, se uno ha presentato il vecchio Isee e l'altro il nuovo". Una situazione che fa temere agli studenti "disuguaglianze tra studenti dello stesso ateneo". Ma non solo. "Una delle principali perplessità - concludono gli studenti - riguarda il calcolo delle borse di studio nella dichiarazione: se da una parte gli enti non dovranno considerare il peso dell'importo della borsa sull'Isee presentata per il suo ottenimento, dall'altra la borsa di studio, che dovrebbe avere una funzione sociale di sostegno a quelle famiglie che non possono permettersi di mantenere agli studi i propri figli, peserà in termini di fiscalità generale sul nucleo familiare". (Fonte: S. Intravide, La Repubblica 30-01-2015)