Home 2015 16 febbraio RECLUTAMENTO PROPOSTE DI RIFORMA A COMINCIARE DAL RIPRISTINO DEI RICERCATORI A TEMPO INDETERMINATO
PROPOSTE DI RIFORMA A COMINCIARE DAL RIPRISTINO DEI RICERCATORI A TEMPO INDETERMINATO PDF Stampa E-mail

Oggi su un totale di 2649 ricercatori a tempo determinato in servizio negli Atenei statali, solo 255 sono RTD-B. N. Casagli propone di valutare seriamente la possibilità di ripristinare il ruolo del ricercatore a tempo indeterminato, assegnandogli compiti didattici, oppure introdurre il professore junior come proposto dal CUN, ristabilendo altresì una figura di ricercatore a tempo determinato per esclusiva attività di ricerca, com’era prevista dalla legge 230/2005. Inoltre propone di togliere tutte le regole inutili e i vincoli numerologici introdotti dalle recenti riforme, evitando di fare altre leggi o provvedimenti, ma piuttosto abrogando quelli inutili e controproducenti che già ci sono; del resto sembra che tutti, ma proprio tutti, siano d’accordo con la necessità e l’urgenza di semplificazione. Altra proposta è di abolire i punti organico e il bizantino sistema di programmazione del personale denominato PROPER, restituendo agli Atenei la responsabilità di programmare in autonomia il proprio futuro, lo sviluppo scientifico e tecnologico del nostro Paese e la formazione dei nostri giovani. Infine si auspica di lasciare fare la valutazione della ricerca a soggetti terzi che dimostrino solida capacità di saperla fare e impiegare le risorse risparmiate con l’abolizione di agenzie e commissioni inutili, e con l’abbandono di servizi informatici comunque inefficienti, per finanziare un programma nazionale di reclutamento di giovani ricercatori. (Fonte: N. Casagli, Roars 03-02-2015)