Home 2015 20 gennaio UE. ESTERO USA. CONFINI TRA STAGE E BORSA DI STUDIO
USA. CONFINI TRA STAGE E BORSA DI STUDIO PDF Stampa E-mail

Borsa di studio o stage? Sembrano queste le principali vie di accesso al mercato del lavoro per chi è appena uscito dall'università, anche negli Stati Uniti. Ma le due parole sono spesso la stessa cosa. Ne parla il New York Times, che si concentra sul settore dei media dove talvolta la cosiddetta "fellowship" non è altro che la vecchia "internship". Se, infatti, i borsisti della Harvard University, giornalisti con almeno cinque anni di esperienza che frequentano le lezioni per due semestri, sono pagati 65.000 dollari, nelle maggiori testate online americane invece una fellowship è pagata in media 12 dollari l'ora. E' la sproporzione di trattamento economico dunque a far sì che spesso i due profili, quello di borsista e di stagista, vengano confusi. Ad aumentare la confusione c'è il fatto che ogni redazione segue una propria politica di assunzioni. Ben Smith, direttore del sito di notizie e intrattenimento online BuzzFeed, ha affermato che nella loro redazione stagisti e borsisti, pur essendo pagati allo stesso modo (12 dollari all'ora), seguono percorsi diversi con quello dei borsisti più 'strutturato'. Dall'altro lato Ryan Grim, capo Ddesk dell'Huffington Post, afferma che, proprio a causa della confusione sorta in questi anni attorno alla natura degli stage - “un termine ambiguo che può comportare mansioni come portare il caffè o da vero giornalista” - la redazione ha scelto di offrire solo borse di studio: “Ciò segnala che la posizione è seria e comporta l'assunzione di responsabilità. E spero che in futuro le altre redazioni non inizino ad abusare anche del termine usato per offrire borse di studio”. “I confini tra stage e borsa di studio sono molto fumosi”, afferma Arielle Dreher, studentessa alla scuola di specializzazione in giornalismo della Columbia University, che racconta di aver preso in considerazione un’offerta da borsista all'"Outside Magazine". La posizione, pagata, richiedeva al candidato di svolgere attività di fact-checking, ricerca e scrittura di articoli, proprio come quelle richieste ad uno stagista. (Fonte: C. Barbi, america24.com 24-11-2014)