Home 2015 20 gennaio VARIE NELLE UNIVERSITÀ, A SCUOLA, NELLE REDAZIONI GIORNALISTICHE, NELLE CASE EDITRICI…SI RIPETE “NON SANNO SCRIVERE”
NELLE UNIVERSITÀ, A SCUOLA, NELLE REDAZIONI GIORNALISTICHE, NELLE CASE EDITRICI…SI RIPETE “NON SANNO SCRIVERE” PDF Stampa E-mail

Chi opera nel settore della cultura, dell’editoria, della letteratura, della saggistica, del giornalismo, si trova di fronte a testi sgrammaticati, disordinati, sconnessi, eppure scritti proprio da chi poi dovrebbe intraprendere un percorso professionale o addirittura artistico. E, anche quando non si arriva agli errori ortografici, manca il rispetto elementare della strutturazione dei testi, della loro specificità, delle citazioni, delle regole bibliografiche. A tutto questo si aggiunga l’arroganza, la supponenza, la mancanza di volontà di imparare, l’indisciplina mentale. A chi attribuire le responsabilità? Ormai tanti sono stati gli interventi al riguardo. Sul banco degli imputati salgono di volta in volta la scuola, la famiglia, la società, l’uso incontrollato dei nuovi media, ecc., ecc. Più nel dettaglio: classi numerose (oltre trenta alunni per aula); troppi allievi di origine straniera e di disabili per classe; insegnanti stressati, malpagati, demotivati, schiacciati da folli adempimenti burocratici; il linguaggio invalso, scorretto, di sms, e-mail, social network; in famiglia mancanza dell’amore per la lettura e per la cultura; genitori che inseguono le mode consumistiche, ecc., ecc. E, poi, gli scaricabarile, per cui i docenti delle scuole superiori accusano quelli delle medie; i docenti universitari le scuole superiori; gli psicologi le famiglie, troppo assenti e permissive; le famiglie i modelli sociali imposti dall’alto; tutti la Rete (con annessi Facebook, YouTube e… persino Wikipedia), i videogame, la Tv-spazzatura e…il malcostume politico. Che i giovani studenti avessero già da tempo difficoltà nella ricerca scientifica, nel rispettare le regole redazionali e nel compilare in modo accurato una tesi di laurea o un saggio, è testimoniato dalla pubblicazione, nell’ormai lontano 1977, del celebre saggio di Umberto Eco su Come si fa una tesi di laurea. (Fonte: R. Tripodi, LucidaMente gennaio 2015)