Home 2015 20 gennaio LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE RAPPORTO EURES - CAO SU "LE SFIDE DELLA CRISI ALLA PROFESSIONE ODONTOIATRICA, TRA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI E DISTORSIONI DI MERCATO"
RAPPORTO EURES - CAO SU "LE SFIDE DELLA CRISI ALLA PROFESSIONE ODONTOIATRICA, TRA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI E DISTORSIONI DI MERCATO" PDF Stampa E-mail

Tra il 2012 e il 2013 il tasso di occupazione dei laureati in odontoiatria ad un anno dal conseguimento del titolo è sceso di 7 punti, passando dal 70,1% al 63,1%, evidenziando la forte difficoltà dei neo-odontoiatri ad inserirsi nel mercato. Tale contrazione è confermata anche dai dati relativi agli ultimi 5 anni (-7,2 punti a fronte di -5,8 per i laureati in medicina e -13,8 per quelli delle altre Facoltà). A tre anni dal conseguimento della laurea il tasso di occupazione dei dottori in odontoiatria raggiunge il 90,9%, con un calo di 1,3 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nel 2010 (Fonte Indagine AlmaLaurea).
Tra i neo-odontoiatri che lavorano a un anno dalla laurea, se la maggioranza (61,8%) svolge un’attività autonoma, e il 2,4% un’attività subordinata a tempo indeterminato, molto significativa è la quota di quanti dichiarano di svolgere un lavoro intermittente (26,3%), attraverso contratti di collaborazione, formativi, parasubordinati, ecc, e di quelli che lavorano in nero (9,4%), ovvero presso terzi, senza alcun contratto; tale percentuale scende al 5,9% tra i medici, per raggiungere il valore più alto (13,5%) tra i neo-laureati delle altre Facoltà a ciclo unico.
Scendono le retribuzioni (-7,1%)…ma non le aspettative. Penalizzate le donne. Nel 2013 la retribuzione media dei neolaureati in odontoiatria a un anno dal conseguimento del titolo risulta pari a 1.058 euro mensili (1.176 euro tra gli uomini contro 876 euro tra le donne), registrando una flessione del 7,1% rispetto alla rilevazione del 2009 (quando era pari a 1.139 euro). A tre anni dal conseguimento del titolo la retribuzione sale a 1.568 euro (1.693 tra gli uomini e 1.384 tra le donne).
A livello europeo l’Italia risulta il Paese con il maggior numero di Corsi di Laurea attivi in Odontoiatria (ben 34), seguita dalla Germania (con 27 Corsi); il numero dei Corsi presenti in Francia e nel Regno Unito (16 in ciascun Paese) è pari a meno della metà di quello italiano, mentre in Spagna il numero delle sedi formative risulta ancora inferiore (pari a 13).
Il costo medio della formazione universitaria sostenuta dallo Stato Italiano per l’intero percorso formativo di un odontoiatra è stimabile in circa 30 mila euro (24 milioni complessivi per i Corsi di Laurea in Odontoiatria). Il Sole24Ore stima inoltre una spesa di analoga entità a carico delle famiglie (23 mila euro per la formazione di 6 anni di uno studente universitario in sede – comprensivi di tasse, vitto, alloggio, spostamenti e materiali didattici - e 50 mila per uno studente “fuori sede”), una cifra, questa, che può rappresentare un criterio selettivo “ex ante” (gli studenti di Odontoiatria nel 69,9% dei casi vivono, infatti, in un contesto socio-economico elevato, avendo genitori che esercitano una professione altamente qualificata, che nel 43,1% dei casi attiene all’ambito medico o dentistico).
A fronte del quadro evidenziato, appare quindi necessario un ripensamento complessivo della formazione in odontoiatria e dei criteri di accesso alla professione, attraverso la collaborazione tra i diversi soggetti che operano in questo settore: occorre cioè mettere a sistema le competenze e le esperienze del mondo universitario e delle professioni, accanto alle Istituzioni, presidio indispensabile nella produzione di regolamenti e normative che mantengano la tutela della salute del paziente al centro di qualsivoglia intervento.
(Fonte: quotidianosanità.it 06-12-2014)