Home 2015 20 gennaio IN EVIDENZA PRINCIPALI CRITICITÀ DELL’UNIVERSITÀ ITALIANA
PRINCIPALI CRITICITÀ DELL’UNIVERSITÀ ITALIANA PDF Stampa E-mail

SEMINARIO PUBBLICO PROMOSSO DALL’INTERCONFERENZA NAZIONALE DEI DIPARTIMENTI – COORDINAMENTO DELLE CONFERENZE DI DIRETTORI, PRESIDI E RESPONSABILI DI STRUTTURE UNIVERSITARIE
“Il contributo dell’Interconferenza all’analisi delle criticità nel sistema universitario” è il titolo dell’incontro che si è tenuto mercoledì 15 ottobre alla Facoltà di Ingegneria della Sapienza.
Parte dell’incontro è stata dedicata alla discussione sulle principali criticità dell’università italiana. Nell’intervento introduttivo, il Portavoce dell’Interconferenza Mario Morcellini ha sottolineato come i docenti non abbiano fatto sentire adeguatamente la loro voce nel corso dei processi di cambiamento del sistema universitario e come le trasformazioni della governance abbiano prodotto un contesto che non favorisce le istanze democratiche e le istituzioni elettive.
Sul tema “La 240/2010 tra attuazione e manutenzione” è intervenuto Giuseppe Catalano (Sapienza), il quale ha messo in evidenza come il richiamo all’autonomia e alla responsabilità presente nell’art. 1 della Legge Gelmini sia ampiamente disatteso negli altri 25 articoli e nei provvedimenti attuativi. Gli aspetti incompiuti della Riforma sono il sistema di finanziamento e gli interventi per il diritto allo studio.
Rocco Curto (Conferenza di Architettura), Claudio Bosio (Conferenza di Psicologia) e Fabrizio Vestroni (Conferenza di Ingegneria) hanno invece affrontato il tema “Formazione universitaria, mondo del lavoro, professioni”. Curto ha richiamato la crisi anche nelle sue connotazioni strutturali. Ha riportato l’attenzione sulle nuove professioni, sottolineando l’attuale scollamento tra formazione e mercato del lavoro, scollamento dovuto all’autoreferenzialità dello stesso sistema formativo italiano e, soprattutto, all’assenza di un piano della formazione e alla ricerca connesso alle politiche di sviluppo del paese.
La trattazione del tema “La valutazione tra formazione e ricerca” è stata affidata a Marco Abate (CUN) e Stefano Semplici (Università di Tor Vergata). Il primo ha esaminato vantaggi e pericoli della valutazione della ricerca, sottolineando in particolare come essa sia un importante strumento per un governo informato del sistema universitario, e come sia essenziale non ridurla, soprattutto quando si valutano singoli ricercatori, al calcolo di meri numeri; l’altro ha criticato i provvedimenti del Parlamento, del Governo e dell’ANVUR, che sottovalutano e di conseguenza disincentivano la didattica.
In merito al tema “La costituzione dei corsi di dottorato: analisi e nuove proposte”, Carlo Maria Bertoni (Conferenza di Scienze MM.FF.NN.) ha illustrato il notevole calo dei corsi di dottorato negli ultimi anni in seguito alle nuove normative sull’accreditamento, mentre Giuseppe Fabio Montalbano (CUN e rappresentante ADI) ha parlato di una “ipertrofia normativa” della legislazione italiana che ha però lasciato scoperti i “nervi sensibili” dei corsi di dottorato nel nostro paese. Sergio Ferrari (Conferenza di Biotecnologie) ha invece presentato una “Proposta per un’Agenzia per l’Internazionalizzazione”, con gli obiettivi, tra gli altri, di coordinare i servizi per gli studenti stranieri e promuovere la conoscenza della lingua italiana all’estero.
Fonti, materiali e audio degli interventi qui http://www.radiosapienza.net/2013/news/dalla-sapienza/2041-primo-seminario-interconferenza-gli-audio.html (link da usare su Google Chrome)