In Finlandia e Danimarca, a Cipro e a Malta tutti gli studenti universitari accedono a una borsa di studio. In Islanda, invece, le borse di studio non esistono per niente. La Germania è il solo Paese ad aver abolito le tasse universitarie, mentre l’Inghilterra le ha alzate nel 2012, tanto che ora sono le più alte d’Europa. Sono solo alcune delle tante disparità fra i sistemi universitari dei Paesi europei, come emerge da un recente report della Commissione Europea che fa il punto su tasse universitarie, borse di studio e prestiti per gli studenti. Così, mentre la Germania si aggiunge al novero delle nazioni dove l’istruzione è gratuita, insieme a Turchia, Grecia, Cipro, Malta, Scozia e paesi Scandinavi, come detto è l’Inghilterra a presentare le tariffe più salate. Anche in Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Paesi Bassi e Slovenia gli studenti pagano tasse relativamente elevate all’iscrizione, e in tutti questi Paesi (tranne l’Olanda) la percentuale di quelli che accedono alle borse di studio è inferiore al 50%. Sono nove, infine, le nazioni che correlano le tasse ai risultati ottenuti: in Estonia (da quest’anno), Spagna, Croazia, Ungheria, Austria, Polonia e Slovacchia, a pagare sono solo gli studenti che rimangono indietro negli studi. (Fonte: M. Rosin, http://www.west-info.eu/it ottobre 2014). Download European Commission – National student fee and support systems in European Higher Education 2014/2015 – ottobre 2014
|