IRAQ. IL C.D. STATO ISLAMICO CANCELLA INTERE FACOLTÀ E DIPARTIMENTI ALL’UNIVERSITÀ DI MOSUL |
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Con una circolare del 18 ottobre l’Ufficio dell’Istruzione, come è stato ribattezzato a Mosul il ministero dell’Istruzione superiore, detta una serie di regole «per avviare le procedure necessarie a preparare gli esami per tutte le specializzazioni tranne per quelle non corrispondenti al dettame della Sharia». Sotto la mannaia del Califfato cadono le facoltà di Legge, Scienze politiche, Archeologia ed Educazione fisica. Chiudono i battenti anche l’Accademia di belle arti, il dipartimento di Filosofia e quello degli Enti turistici e alberghieri. La motivazione è sempre la stessa: questi argomenti sono incompatibili con i dettami della legge islamica. Perché è evidente, come è già successo in altre dittature, che al cambiamento politico deve fare seguito anche una rivoluzione culturale, sociale ed economica che, nella visione dei leader del c.d. Stato Islamico, è una chiusura totale rispetto ai valori intoccabili del mondo moderno. A leggere la circolare ci si chiede cosa sarà possibile ancora insegnare dato che tra le materie vietate nello Stato Islamico ci sono: democrazia, cultura, libertà e diritti. Sotto accusa anche la storia e la geografia: «Durante gli esami - è scritto nel testo - non si potranno porre domande sugli interessi bancari, sui principi patriottici o etnici, sui fatti storici falsi oppure sulle spartizioni geografiche che non sono conformi alla Sharia islamica». La lettera, scritta su carta intestata con il logo dell’Is, è rivolta a «tutto il personale docente, amministrativo e impiegatizio dell’Università e degli Istituti di Mosul» che sarà obbligato da subito a rispettare le nuove regole. Tra queste al primo posto figurano «le imposizioni della Sharia in merito alla separazione tra maschi e femmine». Classi separate, quindi, con insegnanti esclusivamente dello stesso sesso. (Fonte: www.corriere.it/esteri 25-10-2014)
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