Home 2014 18 novembre STUDENTI STUDENTI. I COSTI DELLE RETTE UNIVERSITARIE
STUDENTI. I COSTI DELLE RETTE UNIVERSITARIE PDF Stampa E-mail

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha svolto un’indagine sulle imposte che gli studenti universitari sono tenuti a pagare per frequentare le principali università pubbliche italiane. La media nazionale è di 540 euro in prima fascia, 583 in seconda, 899 in terza (con Isee fino a 20 mila euro), di 1240 in quarta (Isee fino a 30 mila euro) e 2193 euro nella fascia di reddito più elevata. Si tratta, però, di medie, perché i costi sono differenziati fra atenei e regioni. Dall’indagine emerge infatti che le Università del Nord Italia impongono tasse più alte rispetto alle altre, con importi medi che superano, per la prima fascia, del +12,23% la media nazionale e del +12,89% le rette del Sud. Ad imporre i contributi più bassi (per tutte le fasce ad eccezione dell’ultima) sono le Università del Centro Italia: le tasse di questi Atenei fanno registrare uno scarto del 23,81% a confronto con le Università del Nord e del 12,53% rispetto a quelle del Sud. Sempre in riferimento alla prima fascia di reddito (quella più bassa, con Isee fino a 6 mila euro) il primato dell’ateneo più caro va a Parma: per frequentarla gli studenti devono versare contributi di 739,68 euro per le facoltà umanistiche e di 855,50 euro per le facoltà scientifiche. Segue Milano che prevede, per chi si colloca nella fascia di reddito più bassa, rette di 713,00 euro per le facoltà umanistiche e di 790 euro per quelle scientifiche. Non sempre ci sono tasse differenti per facoltà umanistiche e scientifiche (non è così per l’Università di Salerno, a Pavia, a Torino, a Bari, a Catania, a Pisa, a Firenze e a Bologna) ma per le università che applicano questa distinzione, uno studente della Facoltà di Matematica, in media, finisce per pagare tra il 5,24% e il 6,75% in più rispetto ad un suo collega di Lettere e Filosofia, a seconda della fascia di reddito di appartenenza. Rispetto allo scorso anno accademico gli importi relativi alla prima e alla seconda fascia di reddito fanno registrare un incremento medio rispettivamente del +2,51% e del +2,29%. La terza e la quarta fascia (con Isee rispettivamente fino a 20 mila euro e fino a 30 mila euro) risultano in lieve flessione, rispettivamente dell’1,58% e dell’1,40%, mentre gli importi massimi risultano in crescita del +4,03%. In media, conclude Federconsumatori, le rette universitarie sono aumentate dell’1,2% rispetto all’anno accademico 2013/2014.
(Fonte: http://www.helpconsumatori.it 28-10-2014)