Vi è la necessità di armonizzare i vecchi regolamenti professionali, di periti e geometri, all'evoluzione della nuova normativa, riforma delle professioni e della scuola, operando una semplificazione (uno solo al posto di quattro). Ma soprattutto di chiarire se per gli accessi sarà sufficiente il titolo rilasciato dalla nuova scuola tecnica riformata dalla Gelmini o servirà una laurea triennale. Il punto è che secondo le norme che arrivano dall'Europa (mai applicate in realtà in Italia) per esercitare una professione intellettuale è necessario il possesso di una laurea triennale o di un titolo equivalente. Un titolo equivalente che, però, allo stato attuale in Italia non esiste, visto che gli Its, gli Istituti tecnici superiori, o gli Ifts, gli Istituti di formazione tecnica superiore, non solo sono strutturati su un biennio ma non sono tarati sul riconoscimento dei crediti formativi universitari. Gli Its sono strutture speciali ad alta tecnologia costituite con l'intento di riorganizzare il canale di formazione superiore non universitaria. Pensati già dalla legge Bersani, confermati dalla Finanziaria 2007, gli Its sono stati introdotti nell'ordinamento nazionale dal dpcm del 25/1/08 e ripresi nel piano Industria 2015 dall'ex ministro dell'istruzione Gelmini. Insieme agli Ifts compongono la terza gamba dell'istruzione e della formazione tecnica, offrendo corsi biennali, riconosciuti a livello europeo, per formare tecnici specializzati in settori produttivi ancora poco conosciuti, dalla mobilità sostenibile alla comunicazione, dai beni culturali al made in Italy. Dunque le imprese che hanno fame di super-tecnici, hanno un nuovo bacino cui attingere. Ma il mondo delle professioni? Si è molto discusso sulla spendibilità di questo titolo per l'accesso all'albo e ancora se ne discute. Certo è che per renderlo quanto meno equipollente è necessario un provvedimento di riconoscimento dei crediti acquisiti negli Its, a livello universitario. Cosa che fino ad ora non è stata fatta. Nel frattempo al Miur si lavora alla modifica degli ordinamenti delle professioni tecniche dei diplomati, modifica necessaria alla luce di tutti gli interventi legislativi che sono intervenuti nell'ultimo decennio. Tra i più significativi: il dpr 328/01 che ha stabilito che agli esami di Stato si accede anche con la laurea triennale per queste categorie; la riforma degli istituti tecnici attuata dall'ex ministro Gelmini che ha razionalizzato gli indirizzi, raggruppandoli in un settore tecnologico con nove specializzazioni. E infine il dpr di riforma Severino (137/12) che, invece, è intervenuto in maniera significativa sul tirocinio professionalizzante riducendolo dai 24/36 mesi a un massimo di 18 mesi. (Fonte: ItaliaOggi 10-11-2014)
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