SVILUPPI DELLA PROFESSIONE MEDICA |
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Fare oggi una fotografia di come si svilupperà la figura del medico nei prossimi anni significa valutare e analizzare le possibili sfide future con le quali la professionalità medica dovrà confrontarsi e offrire un’analisi dei percorsi formativi che, sempre di più, dovranno adeguarsi alle richieste del “mercato". Pensiamo ad esempio al processo di invecchiamento della popolazione che ricercherà nel prossimo futuro geriatri, fisioterapisti, cardiologi. In relazione al futuro della professione medica, quello che sembra preoccupare maggiormente riguarda la sempre più evidente carenza di camici bianchi in alcune aree specialistiche. Leggendo alcuni dati del Sindacato ospedaliero italiano "Anaao Assomed", emerge come alcune specializzazioni siano più in crisi di altre. Lo studio parte da una considerazione di fatto: tra il 2012 e il 2021 circa la metà degli ospedalieri italiani andrà in pensione, con un picco previsto per l'anno 2017 quando oltre 7mila medici chiuderanno i loro contratti. In totale saranno circa 61 mila i medici che in questo decennio potranno andare in pensione. A fronte di questa uscita, se ne specializzeranno solo 50mila. Di questi almeno il 30% deciderà di lavorare nel privato. Entreranno quindi 35mila medici, di cui 5mila faranno i medici di famiglia e non andranno in corsia. Le specializzazioni che secondo la ricerca di Anaao Assomed avranno maggiori carenze saranno Medicina interna, che in dieci anni vedrà uscire 4200 camici bianchi con un rientro stimato in 2250 unità. Segue Chirurgia Generale che in dieci anni avrà 950 specializzazioni in pneumologia (meno 580), Anestesisti (380 in meno) e poi i Pediatri, che tra gli ospedalieri e quelli di famiglia, subiranno una riduzione pari a 3400 unità. (Fonte: Il Messaggero 31-10-2014)
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