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I TEST PER L’ACCESSO ALL’UNIVERSITÀ HANNO BUONA VALIDITÀ PREDITTIVA E DI COSTRUTTO PDF Stampa E-mail

Uno studio è stato effettuato per i test di ammissione delle Facoltà di Ingegneria che aderiscono al Cisia (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso) e i dati raccolti (per il Politecnico di Torino) hanno mostrato una significativa correlazione tra punteggio del test di ammissione e risultati nella carriera studentesca: punteggi alti al test correlano con voti alti agli esami, laurea nei tempi previsti, basso rischio di abbandono. E' importante notare che il test di ammissione di Ingegneria presenta lo stesso difetto già considerato per quello di Medicina, cioè la cattiva distribuzione dei punteggi, con la parte alta della scala di valutazione sostanzialmente spopolata; inoltre il punteggio del test di ammissione ha una correlazione molto debole con il voto di maturità. Uno studio analogo si sta attuando per i Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia. Giova anche ricordare che a Medicina il tasso di abbandono precedente all'adozione del numero chiuso era di circa il 70% mentre quello attuale è inferiore al 30%.
Sembra pertanto che i test di ammissione, sebbene alquanto inadeguati, abbiano statisticamente una buona validità predittiva e di costrutto, ed è sicuramente giustificato sia cercare di migliorarli che monitorare costantemente la correlazione tra il punteggio in ingresso e la carriera universitaria fino alla laurea. Sarà sempre possibile argomentare che i dati raccolti finora sono insufficienti per dare una valutazione definitiva; ma per il momento il nostro provvisorio giudizio è che il test di ammissione all'università, pur coi suoi ovvi difetti, non funziona poi così male.
(FQ, 12-09-2014)