Home 2013 2 dicembre RICERCA. RICERCATORI. INNOVAZIONE DOTTORATO DI RICERCA. TASSA DI FREQUENZA
DOTTORATO DI RICERCA. TASSA DI FREQUENZA PDF Stampa E-mail

Un terzo dei dottorati di ricerca delle università italiane sono "senza borsa di studio", cioè gratis. E questo fa capire perché per fare ricerca pubblica in Italia bisogna essere degli eroi. O ricchi di famiglia o disinteressati alle intemperie della vita. Molti giovani italiani, bisognosi di mangiare e vestirsi, non intraprendono infatti dottorati di ricerca senza borsa. Oltre a non essere pagati per un impegno che è alla base di tutte le economie sviluppate - la ricerca -, i post-laureati devono pagare una tassa di frequenza (frequenza al dottorato gratis). In alcuni atenei supera i 2000 euro l'anno. La cosa straordinaria è che da questa tassa sono esonerati i dottorandi con borsa di studio. Loro hanno la borsa o l'assegno per un anno, e pure sono esentasse. Un capolavoro di follia. Alcune coraggiose università italiane in avvio del nuovo anno accademico hanno deciso di mettere fine alla marchiana ingiustizia. Hanno forse tolto il balzello ai dottorati sine pecunia? Non se ne parla proprio. Hanno introdotto, invece, la tassazione anche per i dottorandi con borsa di studio.
(Fonte: www.repubblica.it/rubriche/la-scuola-siamo-noi 27-10- 2013)