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RICERCA. ILLEGITTIMITÀ DELL’UTILIZZO DEI DATI DELLA VQR PER LE VALUTAZIONI INDIVIDUALI PDF Stampa E-mail

Più volte ANVUR ha messo in guardia gli Atenei rispetto all'utilizzo dei dati della VQR per le valutazioni individuali. Ha anche spiegato chiaramente l'illegittimità di tale utilizzo. La tentazione deve essere davvero troppo forte. Una tentazione irresistibile soprattutto (ma evidentemente non solo) in quegli atenei che nel corso di questi anni non hanno sviluppato un sistema interno di valutazione degno di questo nome. Le valutazioni della VQR vanno così a riempire un vuoto (procedurale e soprattutto culturale) poiché sembrano poter essere la soluzione più facile e più a portata di mano per una serie di problemi scottanti: distribuzione di fondi, borse, assegni e così via. Come è stato più e più volte ripetuto, la VQR analizza un numero limitato di prodotti, quelli che ciascun docente, o in certi casi lo stesso Dipartimento di afferenza, ha considerato come la migliore espressione della propria produzione nell'arco temporale 2004-2010. La scelta dei prodotti da sottoporre a valutazione è stata in parte condizionata dalla necessità di massimizzare i risultati dell'ateneo e del dipartimento di afferenza: nel caso di più coautori i prodotti sono stati scelti non per massimizzare la valutazione individuale, ma quella di struttura. L'ANVUR ha già espresso chiaramente e in modo corretto il proprio orientamento circa l'uso da farsi dei dati individuali. A questo punto, contro l'andazzo che si sta verificando e che ancora una volta sarà inevitabilmente fonte di contenzioso, sarebbe bene che prendesse direttamente la parola il Ministro.
(Fonte: Redazione Roars 25-11-2013)
Un commento di Plymouthian 25-11-13: "Conclusione: la frittata ormai è fatta ed è inutile piangere sul latte versato, questi risultati ci sono ed è giusto che siano discussi all'interno delle strutture. La lezione per la prossima volta è che non dovranno essere resi pubblici, nemmeno agli interessati, i singoli risultati".