Home 2013 28 marzo RICERCA RICERCA. CALANO I FONDI PRIN E FIRB
RICERCA. CALANO I FONDI PRIN E FIRB PDF Stampa E-mail
Il finanziamento PRIN 2009 (fondi allocati dal governo Prodi) era di circa 105 Milioni di €, che scende a 87M€ – annualizzati – nel bando accorpato 2010-11. Il nuovo bando di fine Dicembre è circa 38 M€: il 36% del fondo 2009, già in calo rispetto agli anni precedenti. In termini reali, siamo di fronte ad un taglio di oltre il 70% rispetto a 6-7 anni fa. Sul FIRB le cose non mutano. Si passa dai 50M€ del 2009 ai 29 attuali. La domanda è quindi semplice: cosa si nasconde dietro queste cifre? Che ratio? Fare cassa. Può essere, ma si parla di cifre abbastanza irrisorie. Disimpegno? Punizione alla ricerca italiana per scarsi risultati? Non si direbbe, la nostra area (scienza economica) è sesta al mondo nel 2012 (fonte: REPEC), soprattutto grazie a tanti giovani bravi e capaci, formati dal nostro sistema scolastico. Andrebbero sostenuti. Se no, i rischi di uno svuotamento del sistema sono noti. Non è chiaro. Tanto più che si nota un’assoluta incoerenza tra la ‘forma’, pur a volte criticabile e farraginosa, come nella valutazione dei dipartimenti e dei candidati all’abilitazione, e la ‘sostanza’. Si cerca giustamente di mettere una seria ‘valutazione’ al centro del discorso. E si svuota la stessa riducendo le risorse. Anche l’ANVUR ha criticato i tagli. Ormai valutare ‘costa’ come le risorse in gioco. Processi di valutazione più rigorosi e orientati al merito andrebbero ‘fatti funzionare’ erogando più risorse. Quante? Questa è scelta politica. Riteniamo che un bando di finanziamento come quello PRIN dovrebbe, potrebbe, erogare annualmente 200-300 M€. Sono cifre sopportabili, e pure lontane da quelle dei ‘soliti noti’. I nostri partner europei. Germania e paesi nordici sono intorno al 3% del PIL di spesa in R&S. Un solo centro tedesco di ricerca economica può avere 5 volte le risorse pubbliche di tutta l’area economica in Italia. Non è possibile competere. Anche senza tirare in ballo i modelli anglosassoni, spesso da noi imitati (male, e senza associare i necessari investimenti pubblici da questi dedicati), la cifra totale destinata dalla Francia alla ricerca, paese simile al nostro, è 42,7 Miliardi di €, più del doppio di quella italiana. Tutti questi Paesi ci sorpassano sia per spesa sul PIL che per numero di ricercatori per abitanti. Su questi due indicatori, l’Italia è con molto imbarazzo fuori da ogni media europea, anche riferita ai paesi dell’est (Le Monde, 24 Novembre 2012, Science & Techno, inserto speciale sulle riforme nella ricerca).
(Fonte: redazione roars 16-03-2013)