Home 2013 28 marzo SPECIALIZZAZIONI SPECIALIZZAZIONI MEDICHE
SPECIALIZZAZIONI MEDICHE PDF Stampa E-mail
Si sono messi insieme per spostare un architrave della medicina italiana: l'accesso alla scuole di specializzazione, dove ancora oggi accedono - spesso - gli studenti graditi. Si sono autobattezzati "Comitato pro nuovo concorso specializzazioni mediche" e chiedono il superamento di un concorso locale, bandito ogni anno dai singoli atenei dopo decreto del ministro dell'Istruzione. Un problema decisivo - e facilmente intuibile - è che la commissione giudicante del concorso di specializzazione è costituita da docenti delle stesse facoltà (o scuole) di Medicina e Chirurgia sedi del concorso. E quindi vicini alle volontà di primari e chirurghi. E' la storia lontana e recente a certificare questa contiguità. Ed è la struttura del concorso stesso, che per la parte scritta (60 punti assicurati su 100) si affida a quiz pubblicati due mesi prima dal ministero (4.750 generali, 350 quiz specifici per ogni singola scuola), che la favorisce. Il candidato si prepara mandando tutto a memoria e non a caso la gran parte dei concorsisti impegnati, il 95 per cento, risponde alle 60 domande in maniera corretta. La selezione che non si fa allo scritto, quindi, viene lasciata alla seconda prova, o prova pratica, che, come denuncia il "Comitato nuovo concorso" (493 membri iscritti al relativo sito Facebook, studenti laureati o laureandi nelle università di Pisa, Sassari, Catania), "soffre di gravi limiti di obiettività, validità, imparzialità e uniformità e che maggiormente può prestarsi a interventi propensi a favorire o penalizzare determinati candidati". Il ministero dell'Istruzione ha promesso una riforma dei concorsi locali per le specializzazioni, diversi hanno invocato la presenza di professori stranieri nelle commissioni che valutano docenti e ricercatori. Ora ci prova il Comitato "Pro nuovo concorso" proponendo altre regole: graduatoria nazionale, quiz ignoti fino alla data della sessione, ridimensionamento del peso del curriculum dello studente, commissione locale costituita da docenti esterni. Daniele Livon, l'uomo che per conto del ministro Profumo cura l'università, li ha ascoltati, ha preso appunti. Basta un decreto del ministro per intervenire.
(Fonte: repubblica.it 11-02-2013)