Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio CLASSIFICAZIONI DI ATENEI. ATTESE IN PRIMAVERA LE PRIME CLASSIFICHE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE FORMULATE DALL’ANVUR
CLASSIFICAZIONI DI ATENEI. ATTESE IN PRIMAVERA LE PRIME CLASSIFICHE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE FORMULATE DALL’ANVUR PDF Stampa E-mail

Sta arrivando ai primi risultati il lavoro degli esperti dell'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) istituita nel 2010 e ''al massimo in primavera sara' resa pubblica una gerarchia delle università''. Lo ha annunciato Paolo Miccoli, dell'Università di Pisa, che con Adriano Fabris ha presentato a Milano il volume ''Valutare la ricerca? Capire, applicare, difendersi'' (Fondazione Area). ''Il sistema di valutazione della Ricerca arriva in Italia con un ritardo significativo rispetto a molti altri Paesi'', (risale al 2007 l'analoga agenzia francese Aéres), afferma Miccoli. Secondo il docente pisano, ''il mondo della ricerca dovrebbe accettare questa sfida e trovare un punto di sintesi tra valutati e valutatori, cioè condividere i parametri che serviranno a costruire un sistema di valutazione che sia un'opportunità per tutto il sistema universitario italiano”. I valutatori dell'ANVUR, 12-15 per ognuno dei 13 settori disciplinari, hanno operato con una procedura ''a tappeto'' verso le istituzioni e le strutture didattiche e di ricerca. Per ogni soggetto, docente o ricercatore, sono valutati tre prodotti (volumi, opere, articoli scientifici) pubblicati negli ultimi 10 anni, in base al loro impact factor (che indica del valore scientifico della rivista) e all' 'H index' (che indica il numero delle citazioni sulle grandi riviste mondiali).
''E in tempi di risorse limitate – sottolinea Miccoli – valutare la qualità della ricerca prima di assegnare le risorse è estremamente importante''. Mentre Fabris osserva che ''stiamo andando verso un sistema in cui ci saranno delle gerarchie: università solo didattiche e università di ricerca'' e precisa che ''se per le attività scientifiche i criteri di valutazione sono quantitativi, per le attività umanistiche va fatta una valutazione con criteri qualitativi, soprattutto nella forma di 'revisione fra pari' (peer review)''.
(Fonte: ansa.it 17-01-2013)