Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio FINANZIAMENTI. INVESTIRE IN RICERCA
FINANZIAMENTI. INVESTIRE IN RICERCA PDF Stampa E-mail

Mettiamo il caso che Harvard fosse in Italia: avrebbe senso fissare un tetto massimo ai suoi progetti di ricerca per dare soldi anche agli atenei di Baroniate o Villaclientela? È quanto chiede una dura petizione firmata da 2.067 docenti e ricercatori. Affiancati da un secondo documento firmato dai presidenti dei maggiori istituti scientifici che sferza tutti i politici: s’impegnino a dare alla ricerca almeno l'1,91% del Pil. Cioè quanto la media europea tra la Finlandia e Cipro. Obiezione: ma c'è la crisi! Lasciamo rispondere a Obama: «C'è chi dice che non possiamo permetterci di investire in ricerca, che sostenere la scienza è un lusso quando bisogna dare priorità a ciò che è assolutamente necessario. Sono di opinione opposta (...). Per reagire alla crisi oggi è il momento giusto per investire molto più di quanto si sia mai fatto». Risultato: oggi l'America mette nella ricerca il 2,8% del suo Pil, contro l'1,26 dell'Italia. E in Germania la Merkel ha lanciato la «Exzellenzinitiative» incrementando i fondi per la ricerca, in cinque anni, di 10 miliardi di euro.
Spiega una tabella elaborata su dati Ocse da Federico Neresini, curatore dell'Annuario scienza e società, che i Paesi che più investono in questo settore coincidono con quelli che meglio reggono all'urto dei colossi della manodopera a basso costo come Cina o India: se noi abbiamo 4 ricercatori ogni 1.000 occupati (la metà dell'Europa allargata: 7) la Norvegia ne ha 10,1, la Svezia 10,9, la Danimarca 12,6, la Finlandia e l'Islanda 17... Lo stesso studioso dimostra che se dal 1981 al 1990, nella Prima Repubblica, siamo passati dallo 0,85% all'1,25 del Pil, da vent'anni non ci schiodiamo da quella miserabile percentuale. E gli USA come detto salivano al 2,8% del Pil fornito alla ricerca, l'Europa dei 15 a 2,08, la Germania al 2,84, il Giappone al 3,26, la Svezia al 3,37, i paesi dell'Ocse al 2,38: il doppio di noi.
(Fonte: G. A. Stella, CorSera 20-01-2013)