Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio RECLUTAMENTO E ACCUSE ANONIME
RECLUTAMENTO E ACCUSE ANONIME PDF Stampa E-mail

Se la mia voce di docente può contare qualcosa, dico che:
1) il problema del reclutamento dei docenti nell’università’ italiana non si risolve abolendo i concorsi, che, di fatto, sono già una cooptazione, come tutti sanno. Si potrebbe migliorare la situazione semplicemente istituendo delle “reviews” serie per ogni docente, legando lo stipendio ai risultati raggiunti, e soprattutto buttando fuori — ma per davvero — chi da anni non fa niente o non ha ottenuto risultati apprezzabili in ricerca, insegnamento e servizio, come si fa negli USA. Solo in Italia chi entra all’università è intoccabile, e questo è ridicolo.
2) Facebook, Twitter e compagnia ragliante sono già usati per i professori. Purtroppo ci vanno di mezzo anche quelli che fanno bene il loro lavoro, perché gli studenti spesso non accettano la serietà e la richiesta di impegno. Essere “sputtanati” su siti quali myedu.com è seccante, ma la cosa peggiore è che questi individui possono dire quello che vogliono dietro l’anonimato. Alla fine, io sono responsabile per tutto quello che faccio e dico in classe, ma loro no. Bella lezione da insegnare: tirate il sasso e nascondete la mano, ragazzi! Ma perché io non posso scrivere online che il giorno tale lo studente XYZ mi ha fatto una domanda idiota, o ha giocato col telefonino durante la lezione, o è venuto completamente impreparato all’esame? Hai idea quanto ci metterebbe a partire una bella denuncia penale se lo facessi?
(Fonte: Lettera a B. Severgnini, CorSera 12-01-2013)