Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio RICERCA. VALUTAZIONE. CHE COSA AVREBBE DOVUTO FARE L’ANVUR
RICERCA. VALUTAZIONE. CHE COSA AVREBBE DOVUTO FARE L’ANVUR PDF Stampa E-mail

È naturale che, assunto l'ANVUR il ruolo di Minosse all'entrata dell'Inferno, siano ora avanzati dubbi sulla sua legittimazione, sui criteri di scelta dei suoi componenti, sulla selezione dei membri dei comitati di settore, sulla trasparenza delle sue procedure, sulla bontà dei dati con i quali giudica e manda, sulla completezza delle sue istruttorie, sulla motivazione delle sue decisioni. ANVUR e ministero hanno fatto un grosso errore trasformando la valutazione, che è necessaria come parte del lavoro scientifico, in un esercizio burocratico centralizzato. L'ANVUR avrebbe dovuto raccogliere dati e indicatori, ponendoli a disposizione delle comunità scientifiche e dei singoli studiosi, oltre che delle commissioni di selezione del personale universitario. Avrebbe dovuto aiutare, in tal modo, il mondo universitario a fare scelte più attente. Non avrebbe dovuto stabilire scale di merito, dando a esse valore vincolante e in parte sostituendosi al giudizio detto dei pari, cioè degli studiosi.
(Fonte: S. Cassese, La Repubblica 07-01-2013)