Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio RICERCA. PROGRAMMA NAZIONALE RICERCA (PNR) 2011-2013. LE RISORSE DISPONIBILI
RICERCA. PROGRAMMA NAZIONALE RICERCA (PNR) 2011-2013. LE RISORSE DISPONIBILI PDF Stampa E-mail

Il Programma Nazionale della Ricerca (PNR) è uno strumento predisposto dal Governo per indirizzare il Paese ad essere protagonista nell’Europa della Conoscenza e per promuovere lo sviluppo coordinato delle attività di ricerca. Il PNR rappresenta il quadro di riferimento per tutte le Amministrazioni e gli Enti, competenti in materia di Ricerca e innovazione. In particolare, il PNR riconosce l’importanza della Ricerca knowledge driven svolta presso le Università e gli Enti di Ricerca, ed adotta un’impostazione innovativa dove la Ricerca non ha soluzione di continuità fra ambito pubblico e privato. L’integrazione tra Ricerca pubblica e privata, già introdotta nel PNR precedente, assume una valenza ancor più strategica, e in sua funzione sono esplicitati ruoli e obiettivi dei laboratori pubblico-privati e previsti il potenziamento dei distretti ad alta tecnologia e il sostegno a grandi programmi di Ricerca strategici.
La tabella che segue riporta le risorse previste in bilancio a legislazione vigente ovvero in contabilità speciale, che sono immediatamente disponibili o quelle che potranno rendersi disponibili nel triennio, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, per il finanziamento degli interventi e delle azioni previste nel PNR 2011-2013, anche a seguito di rientri di rate relative a crediti agevolati. Negli aggiornamenti annuali del Programma si darà conto delle eventuali ulteriori risorse finanziarie rese disponibili dalle leggi di stabilita e della ricognizione in corso presso le altre Amministrazioni pubbliche, in relazione all'obiettivo di costruire un bilancio consolidato della ricerca. L’esigenza di coordinare e armonizzare le competenze e le azioni a sostegno della R&S comporta, infatti, la necessità di strutturare un quadro unitario della finanza pubblica dedicata, che induca a un recupero di efficienza degli impegni e generi un “effetto-leva” più vantaggioso, in termini di produzione di valore aggiunto e di attrazione di investimenti. In questo senso, il Programma ribadisce l’opportunità di una ricognizione e di una valutazione degli strumenti e delle risorse attualmente disponibili, ai fini di una riorganizzazione delle scelte allocative.

(Fonte: MIUR e ”Relazione di Giorgio Sirilli “Il finanziamento della ricerca e dell’università in Italia” al Primo Convegno Roars “Il Sistema dell’università e della Ricerca”. Roma 15-11-2012)