Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio STUDENTI. RETTE UNIVERSITARIE. UN COMMENTO ALLA PROPOSTA DI AUMENTO
STUDENTI. RETTE UNIVERSITARIE. UN COMMENTO ALLA PROPOSTA DI AUMENTO PDF Stampa E-mail

Risulta che gli effetti dello sdoganamento delle rette in U.K. (che pure doveva prevedere una parte dei proventi destinate a borse; che pure auspicava che solo alcuni atenei lo portassero a 9.000 £, laddove invece è stato fatto da una maggioranza) siano stati oggetto di diverse proteste da parte degli accademici del Regno Unito. E mi risulta ci sia stato un notevole calo di immatricolazioni (10% circa). Mi si conceda di presumere che gli atenei in UK abbiano mediamente più appeal di quelli in Italia (vuoi per la maggiore quantità di finanziamenti pubblici, vuoi per il pregiudizio che "UK/US is better" comparato alla diffamazione sistematica operata a ragione o a torto sugli atenei italiani, vuoi banalmente perché parlare l'inglese è più facile/utile che parlare l'italiano). Ora, se alcuni atenei aumentassero le tasse vertiginosamente com’è avvenuto in UK, visto che "il mercato della HE" va anch'esso globalizzandosi, a che pro uno studente italiano dovrebbe pagare 10.000 euro per atenei con cattiva fama, pochi finanziamenti pubblici ecc. quando con meno di 1000 euro può frequentare atenei di ottimi qualità in Belgio? In altre parole, rendere l'istruzione di alto livello più costosa non rischia di contribuire alla fuga dei cervelli estendendola non solo ai ricercatori ma anche già agli studenti universitari?
(Fonte: M. Viola, roars 21-01-2013)