Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio FRANCIA. CHIUDE L’AÉRES, L’AGENZIA PER LA VALUTAZIONE DELLA RICERCA
FRANCIA. CHIUDE L’AÉRES, L’AGENZIA PER LA VALUTAZIONE DELLA RICERCA PDF Stampa E-mail

L’Aéres, agenzia francese per la valutazione della ricerca, chiude. Ad annunciare la soppressione è Geneviève Fioraso, il ministro dell’Università e della Ricerca francese, durante la cena annuale della Conferenza dei Presidenti delle università, giovedì 20 dicembre. L’agenzia sarà sostituita da un’agenzia totalmente ridefinita secondo standard di indipendenza, semplicità, legittimità scientifica e di trasparenza, ha detto il Ministro. Le ragioni? “Délire bureaucratique”. La notizia sta facendo il giro della rete. A darne notizia un articolo di Le Monde tradotto in italiano qui. La decisione viene dopo una consultazione nota come Assise de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche, guidata dal premio Nobel francese Barré-Sinouss e durata quattro mesi, nella quale il ministro Fioraso si proponeva di intervistare il personale ricercatore di università e istituti di ricerca, per comprendere quale impatto avessero avuto le riforme intraprese dall’amministrazione Sarkozy. Già il 30 novembre al Collège de France di Parigi c’era stata una prima anticipazione dei risultati dell’imponente processo di consultazione. “Semplificateci la vita. Date un taglio alle eccessive burocrazie. Limitate la competizione per l’accesso ai fondi”, scriveva allora Elisabeth Pain su Science Insider. Ora l’articolo di Le Monde rincara la dose. L’Aéres sin dalla sua nascita è stata al centro di critiche, scrive Le Monde. “Gli attacchi più virulenti venivano principalmente dai ricercatori del Cnrs, Inserm e degli enti di ricerca”, dice Didier Houssin, Presidente dell’Aéres. In realtà, non era la valutazione ad essere criticata, ma il modo in cui era effettuata, spiega l’articolo. “L’Aéres ha dimostrato di essere arrogante, burocratica e cavillosa, finendo per comportarsi come un’agenzia di rating piuttosto che di valutazione”. “L’atteggiamento dell’Aéres è imperialista!”, accusa il Direttore di ricerca dell’Inserm Yehezkel Ben-Ari. “La Francia ha battuto tutti i record in termini di numero di agenzie. Abbiamo sprecato denaro e ci siamo resi ridicoli”, continua l’articolo di Le Monde. “Non è una reazione epidermica o improvvisata”, sostiene Bernard Meunier, membro dell’Accademia delle Scienze. “La ricerca soffre di un delirio burocratico. I ricercatori trascorrono il loro tempo sul proprio computer a compilare scartoffie. Bisogna che smettano di scambiarci per segretari!”, diceva. Recentemente, l’Aéres si era detta d’accordo ad essere riformata, ma non è servito a niente, spiega Le Monde. “Mi auguro che l’Aéres sia sostituita da un organismo nazionale interamente ridefinito a partire dai principi di indipendenza, semplicità di funzionamento e delle procedure nonché della legittimazione scientifica e della trasparenza”, ha dichiarato il Ministro. La storia dell’agenzia di valutazione francese giunge così al capolinea.
(Fonte: F. Coin,ilfattoquotidiano.it 17-01-2013)