Home 2012 31 Dicembre ABILITAZIONE SCIENTIFICA. CONSIGLI AI COMMISSARI
ABILITAZIONE SCIENTIFICA. CONSIGLI AI COMMISSARI PDF Stampa E-mail
La legge 30 dicembre 2010, n. 240 ha innovato profondamente la disciplina del reclutamento dei professori universitari, introducendo l’abilitazione scientifica nazionale. Con l’emanazione dei regolamenti attuativi, si sono realizzati solo alcuni tra i presupposti indispensabili per avviare il complesso processo che – con l’abilitazione, seguita dai concorsi locali – consentirà di rinnovare gli organici delle università: occorrono dati e previsioni attendibili sui posti che si renderanno disponibili, risorse finanziarie sufficienti, indicazioni operative per le commissioni. È necessario, inoltre, che le comunità scientifiche diano il proprio apporto alla definizione di criteri e parametri specifici, differenziati per la prima e la seconda fascia. Alcune, dall’area informatica a quella medica, hanno già provveduto. Altre si accingono a farlo. Non è un compito facile, anche perché il regolamento n. 76/2012 ha introdotto meccanismi innovativi (indicatori, mediane) e, a prima vista, congegnati in modo da accentuare l’importanza dei parametri di tipo quantitativo. In realtà, proprio il regolamento dispone che il superamento delle mediane riferite ai tre indicatori stabiliti per le scienze sociali e umane, pur costituendo una condizione necessaria ai fini del conseguimento dell’abilitazione scientifica, non è anche una condizione sufficiente. Spetta alla commissione che sta per essere costituita nei vari settori concorsuali, infatti, il compito di ponderare ciascun criterio e parametro previsto dal regolamento; di definire “ulteriori criteri e parametri più selettivi ai fini della valutazione delle pubblicazioni e dei titoli” presentati dai candidati; d’indicare ulteriori titoli, che contribuiscano a fornire un “migliore profilo scientifico del candidato” (articoli 3 e 5, D.M. n. 76/2012). La commissione dovrebbe, quindi, esercitare il potere d’integrare i criteri e i parametri stabiliti dal regolamento in relazione a vari profili qualitativi, svolgendo un esame comparativo e dicendo l’ultima parola sui candidati, alla luce dei criteri forniti e di quelli che avrà raccolto e applicato. Testo completo.
(Fonte: M. Cammelli, S. Cassese, G. Pastori, A. Romano, F. Roversi Monaco, F. G. Scoca, D. Sorace, giustamm.it 24-12-2012)