Home 2012 31 Dicembre STUDENTI. TASSE D’ISCRIZIONE E SPESA PUBBLICA
STUDENTI. TASSE D’ISCRIZIONE E SPESA PUBBLICA PDF Stampa E-mail

Due economisti, Andrea Ichino e Daniele Terlizzese (Corsera 10 dicembre) ritengono che un futuro governo, nel disegnare la sua politica nei riguardi dell’università, debba partire da un interrogativo morale: “E’ giusto che i poveri paghino l’università per i ricchi?” Il confine tra poveri e ricchi sarebbe un reddito annuo lordo famigliare di 40.000 euro. Più concretamente, e senza la pretesa di difendere valori morali, mi sembra che la domanda che dovrebbe porsi un futuro governo sia piuttosto se è opportuno, per l’Italia, raggiungere  una percentuale di giovani con istruzione universitaria almeno pari alla media dei paesi OCSE. In caso affermativo il problema sarebbe di modulare le tasse d’iscrizione, e l’accesso alle borse di studio in modo da aumentare il numero degli iscritti in grado di completare gli studi, senza aumentare, ovviamente, la spesa pubblica. Ricordiamo che in Gran Bretagna la risposta all’interrogativo morale che il Governo Blair aveva posto negli stessi termini di Ichino e Terlizzese, ha causato invece una consistente diminuzione degli iscritti e quindi dei laureati. Può permetterselo l’Italia con il 20% di laureati tra i giovani dai 25 ai 34 anni, mentre la percentuale media dei paesi dell’OCSE è 28%?
(Fonte: A. Figà Talamanca,  pietroichino.it 14-12-2012)

La controreplica di Andrea Ichino: Non abbiamo dilemmi morali, diamo per scontato che non sia giusto. E comunque, i cittadini cui spetta decidere devono sapere quel che oggi accade. Con una soglia inferiore ai 40.000 euro il paradosso sarebbe ancora più evidente. L’Economist del 4 febbraio 2012 e studi dell’Institute for Fiscal Studies non segnalano diminuzioni degli iscritti alle università in UK dopo la riforma; e anzi suggeriscono che essa abbia aumentato la mobilità sociale. In un libro che uscirà tra breve con Rizzoli, facciamo le nostre proposte. Ma in ogni caso, perché intanto non far pagare la laurea a chi può certamente permetterselo?
(Fonte: A. Ichino, pietroichino.it 14-12-2012)