Home 2012 10 Dicembre UNICT. IL CDA HA SOSPESO LE LINEE GUIDA COMPORTAMENTALI
UNICT. IL CDA HA SOSPESO LE LINEE GUIDA COMPORTAMENTALI PDF Stampa E-mail
Il Consiglio d’amministrazione dell’Ateneo di Catania ha sospeso all’unanimità le linee guida comportamentali in caso di apertura di procedimenti disciplinari nelle quali si prevedeva, nel caso di procedimento disciplinare nei confronti del personale docente, la pratica impossibilità di un dibattito pubblico (o anche di assemblee di docenti), con coinvolgimento degli organi di informazione, pena l’avvio di un procedimento disciplinare a carico di chi  avesse promosso tali azioni. Fin dalla sua approvazione (il 28 settembre) il provvedimento ha ricevuto critiche da tutto il Paese. Sul tema si sono espressi – con più o meno decisione – anche tre dei candidati alla carica di rettore. Il CdA dell’Università di Catania alla fine ha dovuto cedere. Le tanto contestate linee guida comportamentali in caso di apertura di procedimenti disciplinari (approvate il 28 settembre) sono state sospese con un voto all’unanimità durante la seduta del 30 novembre. Il provvedimento era stato disegnato per evitare «interferenze esterne» nel corso dei procedimenti disciplinari regolati ai sensi della legge 240/2010 (la cosiddetta legge Gelmini). No a pubblici dibattiti, assemblee di docenti e relazioni con i mezzi di informazione per i docenti sottoposti a procedimento. Per i trasgressori la pena prevista era di sei mesi di sospensione dello stipendio e tutti gli effetti di legge conseguenti. Le contestazioni hanno varcato i confini etnei con tanto di petizioni online e articoli e prese di posizioni ufficiali. Anche i sindacati hanno ben presto preso posizione contro il provvedimento. C’è da augurarsi che la questione dei procedimenti disciplinari – la cui competenza la legge Gelmini ha attribuito alle singole università – sia normativamente risolta una volta per tutte e che in questo senso si pronuncino anche altre voci del mondo universitario, che per la loro autorevolezza possono indirizzare verso una soluzione che rassereni l’ambiente universitario. 
(Fonte: C. Valisano, ctzen.it 03-12-2012; redazione roars 05-12-2012)