Home 2012 18 Novembre UNIBO. REAC, LA MACCHINA CHE PERMETTERÀ DI RIPROGRAMMARE LE CELLULE STAMINALI
UNIBO. REAC, LA MACCHINA CHE PERMETTERÀ DI RIPROGRAMMARE LE CELLULE STAMINALI PDF Stampa E-mail

Si chiama REAC, una sigla che sta per "Radio electric asymmetric conveyer", e tecnicamente si tratta di un convogliatore che dà vita a campi elettrici a bassissima intensità. Presentato in data 9 novembre presso l'Università di Bologna dal team di ricercatori guidati dal Professore di Biologia molecolare Carlo Ventura, si potrebbe paragonare ad una specie di "macchina del tempo" capace di far regredire le cellule staminali a uno stato simile a quello di un embrione, permettendo così agli studiosi, ovvero ai biologi molecolari, di riprogrammarle e tradurle in cellule di diversa tipologia, quindi utilizzarle per la cura di patologie gravi di diversa natura. La scoperta nasce dalla prosecuzione dell’importante lavoro condotto dal Nobel per la Medicina Shinya Yamanaka, e, di fatto, è il frutto di una collaborazione diretta con la Dottoressa Cavallini del Dipartimento di Medicina Cardiovascolare di Bologna e l’Istituto Rinaldi Fontani di Firenze che si occupa di Medicina Rigenerativa. Di certo le prospettive che si aprono, in un prossimo futuro, nell'affrontare malattie oggi considerate non trattabili o talmente gravi da impattare fortemente sulla vita delle persone colpite sono alte, soprattutto considerando che le cellule staminali di un adulto possono essere ricavate facilmente da diverse fonti, anche semplicemente da un lembo di pelle. A partire dal ricorso a specifici stimoli di tipo chimico o fisico, tali cellule sono in grado di trasformarsi, e quindi differenziarsi, in vitro e non solo, nelle diverse tipologie cellulari caratterizzanti organi ed apparti del nostro corpo.
(Fonte: italiadeidiritti.it 10-11-2012)