Home 2012 29 Ottobre RIFORMA UNIVERSITARIA. ADDIO ALLE FACOLTÀ
RIFORMA UNIVERSITARIA. ADDIO ALLE FACOLTÀ PDF Stampa E-mail
Dall’ottobre 2012 la riforma Gelmini ha decretato la fine delle facoltà universitarie, trasformate in dipartimenti dai nomi più diversi. Il cambiamento può apparire di poco conto o anche un'inutile e forse frivola questione di parole che non cambia la realtà delle cose. In realtà ha comportato un rimescolamento delle carte nell'università, con una rimodulazione dei poteri. Sembra che la fine delle facoltà confermi l'osservazione di Hegel che «ogni cambiamento culturale si riduce a un cambiamento di classificazione»: il classificare e ordinare gli studi non più per facoltà ma per dipartimenti sottintende un profondo mutamento culturale. Si tratta di capire quale sia la direzione di questo cambiamento. Il termine «facoltà» è medievale e connesso con l'origine stessa dell'università come istituzione atta all'elaborazione del sapere (la ricerca) e la sua trasmissione ai giovani (la didattica). La «facultas» era una parte dell'anima umana, e le diverse facoltà rappresentavano la traduzione istituzionale circa gli studi di quella dimensione dello spirito. Col tempo l'istituzionalizzazione si è arricchita, ma in tutto il mondo la partizione in «facoltà» è rimasta centrale e costituisce la struttura portante dell'università.
(Fonte: M. Mori, L’Unità 15-10-2012)