Home 2012 29 Ottobre STUDENTI. INDAGINE SULLE TASSE UNIVERSITARIE
STUDENTI. INDAGINE SULLE TASSE UNIVERSITARIE PDF Stampa E-mail
Da un’indagine condotta da Adiconsum risulta che il sistema di tassazione degli atenei italiani è una vera e propria “giungla di distinzioni, differenziazioni e parametri”, in base ai quali si cerca di calcolare il costo delle tasse universitarie. Ѐ quanto emerso dal confronto di quanto si paga nei vari atenei italiani. Quest’anno, infatti, il sistema di tassazione deve tener conto di tutte le novità del decreto legislativo 68/2012 sul diritto allo studio e della spending review, che ha introdotto un rincaro delle tasse universitarie a carico dei fuoricorso e dei fuori sede. A proposito di questi ultimi, l’indagine Adiconsum ha rilevato che, se in alcuni atenei si prevede un aumento, in altri non si fa alcuna differenza. Ad esempio, alla Sapienza di Roma è stata stabilita una maggiorazione del 50 per cento dal terzo anno fuori corso, mentre nell’Università dell’Aquila si è deciso di applicare solo la tassa regionale e l’imposta di bollo pari a 150 euro per tutti. Quello che emerge dall’indagine Adiconsum è, in poche parole, un sistema di tassazione con un’estrema differenziazione di parametri e prezzi. All’Università di Milano le tasse universitarie oscillano tra un minimo di 795 euro e un massimo di 3.788 euro, mentre in quella di Bologna si arriva perfino ai 3.983 euro. Per fare qualche altro esempio, alla Sapienza di Roma i contributi vanno dai 387 euro a 2.328 euro, alla Federico II di Napoli dai 559 euro a 1.658 euro e all’Università degli Studi di Cagliari dai 367 euro a 2.891 euro. All’Università di Firenze, invece, i costi sono compresi tra i 1.470 euro, incluso il contributo per laboratorio, e i 3.654 euro.
(Fonte: universita.it 13-10-2012)