Home 2012 29 Ottobre RIPENSARE L’UNIVERSITÀ. UN CONTRIBUTO INTERDISCIPLINARE SULLA LEGGE N. 240 DEL 2010
RIPENSARE L’UNIVERSITÀ. UN CONTRIBUTO INTERDISCIPLINARE SULLA LEGGE N. 240 DEL 2010 PDF Stampa E-mail

Autori: Anna Arcari e Giorgio Grasso. Editore Giuffrè, Milano 2011, pp. 226.
Una lettura interdisciplinare della riforma Gelmini è quanto si propone il volume. Un accurato lavoro di analisi volto a fornire proposte interpretative della legge 240/2010, prefigurando alcuni possibili versanti applicativi. Ma, al di là degli obiettivi generali, si pone il problema di una fedele e corretta applicazione della riforma, in termini soprattutto di programmazione, come rilevano opportunamente gli studiosi che hanno contribuito alla realizzazione del volume Ripensare l’Università, declinato secondo alcuni focus di approfondimento: in primis vi è la riforma della governance degli atenei da attuarsi non solo secondo i dettami dell’autonomia universitaria (Giorgio Grasso), ma anche nel rispetto della cornice normativa vigente (Daniela Montemerlo) e del principio di trasparenza legato ai processi di rendicontazione sociale (Rossella Locatelli e Cristina Schena). Si analizzano le azioni volte a stimolare la valutazione della didattica, inquadrata sia sul versante della qualità dell’offerta formativa (Anna Pistoni), sia sul piano del soddisfacimento dei servizi erogati dagli atenei (Fabrizio Fracchia e Annalaura Giannelli). Attenzione puntata poi sulla valutazione della ricerca, nodo tra i più delicati e controversi dell’attuale fase di riforma dell’università (Anna Arcari, Gabriella Margaria, Paolo Zuddas). Si esaminano le strutture di base, analizzate con una prospettiva comparata (Matteo Cosulich), nel tentativo di approdare a un’ipotesi di simulazione di riconfigurazione dipartimentale (Anna Arcari). Sotto la lente d’ingrandimento vi è anche l’assetto del personale, studiato alla luce delle novità introdotte dalla legge (Moris Foglia), ma anche in funzione delle modalità di valorizzazione e di gestione delle risorse umane di natura “privata” attuate da alcune università (Alfredo Biffi). Spazio infine al diritto allo studio, volto a garantire la funzione di servizio pubblico che compete all’Università (Raffaele Manfellotti). Ne emerge una lettura originale della nuova legge, un contributo significativo al dibattito in corso sui processi d’innovazione universitaria nel nostro Paese. Nella consapevolezza che - come osservano i Curatori del Libro - la storia dell'Università italiana degli ultimi trenta anni è soprattutto storia di riforme «solo tentate, e mai riuscite», il volume può fornire l'occasione per discutere sul presente e, soprattutto, sul futuro dell'Università italiana in questa fase di attuazione della Legge Gelmini.
(Fonte: unimib.it 05-06-2012)