Home 2012 8 Ottobre RICERCA. CER: MAGGIORE PERMEABILITA' DELLE ISTITUZIONI. BRACCO (CONFINDUSTRA): CREARE IL RUOLO DEL RICERCATORE INDUSTRIALE
RICERCA. CER: MAGGIORE PERMEABILITA' DELLE ISTITUZIONI. BRACCO (CONFINDUSTRA): CREARE IL RUOLO DEL RICERCATORE INDUSTRIALE PDF Stampa E-mail
''In Italia avete ottimi ricercatori che stanno raggiungendo livelli superiori alle medie europee, ma servirebbero maggiore permeabilità delle istituzioni, innovazione ecologica, sistemi di ricerca''. Lo ha affermato Helga Nowotny, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca (CER), che ha aperto la prima edizione di Trieste Next, Salone Europeo dell'Innovazione e della Ricerca Scientifica. La Nowotny ha tracciato il quadro della ricerca a livello europeo. ''Il CER ha finanziato 3102 progetti fino al 2012, con un tasso di successo medio del 12%. Un quinto dei ricercatori finanziati è donna. Dal 2007 l'Italia ha presentato 4512 progetti, di cui 189 finanziati, soprattutto starters (il 38% di donne), ma anche progetti di ricerca avanzata (19%). Il soggetto che ne ha proposti di più è il Cnr, seguito dall'Università La Sapienza di Roma. Nel futuro del CER c'e' una proposta di bilancio di 15 miliardi di euro per i prossimi 7 anni''. E' seguito il dibattito sul tema ''Le nuove politiche europee della ricerca'' che ha visto anche l’intervento di Diana Bracco vice presidente Confindustria con delega alla Ricerca e Innovazione. ''La ricerca libera è fondamentale per trovare dei filoni nuovi - ha detto Diana Bracco - ma certamente le imprese devono poi fare i conti con anni d’investimento prima di arrivare ad avere dei risultati. Ci sono temi che deve portare avanti il sistema pubblico se vuole avere un paese protagonista nella ricerca. Nel momento in cui riapriranno il tema credito d'imposta, devono dare un segnale distintivo sulla collaborazione tra ricerca e industria, è un forte incentivo. L'obiettivo è creare il ruolo del ricercatore industriale, che passi per alcuni periodi dall'università all'industria''.
(Fonte: ASCA 28-09-2012)