Home 2012 12 Settembre IRAN. LE DONNE NON POTRANNO PIÙ FREQUENTARE ALCUNI CORSI NELLE UNIVERSITÀ
IRAN. LE DONNE NON POTRANNO PIÙ FREQUENTARE ALCUNI CORSI NELLE UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

In base alle decisioni del ministero dell'Istruzione di Teheran, le donne non potranno accedere a più di 70 corsi universitari (77 per l'esattezza), che spaziano dalla letteratura inglese alla fisica nucleare. E poi l'archeologia, l'informatica, l'ingegneria, e l'economia aziendale. Immediata la risposta dell'università per l'industria del petrolio, che ha annunciato che non accetterà più nei suoi campus studenti donne, giustificandosi con un calo nella richiesta sul mercato del lavoro. Stessa cosa per l'università di Isfahan che - scrive il Telegraph - ha escluso le studentesse dal corso di ingegneria mineraria, giustificandosi nello stesso modo, ossia che il 98% delle laureate poi si ritrova senza un lavoro. Quindi, perché fare tanta fatica? L'obiettivo degli ayatollah è chiaramente di ridurre la popolazione universitaria femminile al di sotto del 50% dal 65% attuale, sostiene Shirin Ebadi, andando così a minare il movimento iraniano che lotta per i diritti delle donne e contro le discriminatorie leggi islamiche.
"Fa parte della recente politica della Repubblica islamica - scrive Shirin Ebadi nella sua lettera all'Onu - che mira a rinchiudere le donne nella sfera privata, dentro le case e che non riesce a tollerare la loro appassionata presenza nell'arena politica"."Lo scopo - conclude la Ebadi - è di costringere le donne ad abbandonare la loro opposizione e farle smettere di chiedere ad alta voce il riconoscimento dei loro diritti".
(Fonte: A. Mazzone, panorama.it 22-08-2012)