Home 2012 23 Agosto RIFORMA UNIVERSITARIA. L’ECCESSO DI REGOLAZIONE E’ PROBLEMA CHE RIGUARDA TUTTA LA RIFORMA?
RIFORMA UNIVERSITARIA. L’ECCESSO DI REGOLAZIONE E’ PROBLEMA CHE RIGUARDA TUTTA LA RIFORMA? PDF Stampa E-mail

Sì questo è un problema che non riguarda solo il momento delle abilitazioni. Interessa tutta l’attuazione della riforma. Sembra di confrontarsi con un ordinamento “in deroga”, che non segue più la strada della riduzione delle regole e degli oneri amministrativi connessi, della semplificazione organizzativa e procedimentale o, comunque, dell’amministrazione leggera e che talvolta non segue più neppure i principi che presiedono al sistema delle fonti del diritto. Ma un’innovazione che si affida a cascate di regole affidate a nuovi soggetti, spesso da loro stessi prodotte, a nuove pratiche e a nuovi procedimenti creati ad horas, che si sovrappongono l’uno sull’altro, rischia di trasformarsi in un’innovazione che rimette in scena un’amministrazione del passato, quella che parla tramite regole caotiche, incomprensibili anche a chi le ha scritte e che talvolta si dimentica financo di averle scritte per quante ne ha scritte. Un’amministrazione intrusiva che, per innovare, introduce lacci e laccioli, gravami e aggravamenti procedurali asfissianti la cui novità si risolve, spesso, nel solo utilizzo, in alcuni casi costosissimo dal punto di vista degli adempimenti, della forma e della modalità telematica. Ma questo è solo un debole maquillage sotto il quale si cela il volto di un’amministrazione vecchia che è prepotentemente ritornata. Ecco perché, al di là del rischio ricorsi vedo delinearsi un ordinamento di settore che lungi dal migliorare l’efficienza e la qualità del sistema universitario rischia di danneggiarlo gravemente. D’altro canto, già ora si può iniziare la “conta dei danni”: da circa un anno e mezzo, il personale accademico non fa che rincorrere nuovi adempimenti, dedicando ad essi molte energie che forse si sarebbero potuto investire nella ricerca e nella didattica. E molto altro deve ancora accadere: siamo solo agli inizi. Speriamo che i risultati compensino questo straordinario dispiegamento di forze.
(Fonte: C. Barbati, intervistata da Redazione ROARS 25-07-2012)