Home 2012 23 Agosto STUDENTI FUORI CORSO ED EFFETTI DELL’AUMENTO DELLE TASSE
STUDENTI FUORI CORSO ED EFFETTI DELL’AUMENTO DELLE TASSE PDF Stampa E-mail

Un aumento di mille euro per chi si iscrive oltre i tempi normali a un corso universitario, riduce del 6% la probabilità di laurearsi in ritardo. Lo dimostrano sulla Review of Economics and Statistics Pietro Garibaldi, Francesco Giavazzi, Enrico Rettore e chi scrive, usando dati della Bocconi dove, negli anni 90 (e in modo simile ancora oggi), le tasse universitarie variavano tra i 715 e i 6.000 euro per n fasce di reddito familiare. Proprio confrontando gli studenti «appena sopra e appena sotto» le soglie di reddito che in questo ateneo facevano scattare un aumento del costo di iscrizione, questa ricerca riesce a comparare studenti simili per abilità e background familiare i quali, tuttavia, devono pagare tasse universitarie diverse. Il risultato non è quindi una semplice correlazione: indica un vero e proprio rapporto di causa-effetto.
Ma perché costringere uno studente a studiare con impegno? Perché perfino alla Bocconi, e ancor più nella quasi gratuita università pubblica, gli studi sono finanziati dalla collettività che ha quindi diritto di vedere un rapido ritorno del suo investimento. E lo scarso impegno di uno studente contagia anche gli altri, come dimostrano numerosi studi, aggravando il ritardo generale e affollando gli atenei oltre il ragionevole. Con danno per la crescita del Paese. Che il governo ci stia pensando, è un ottima notizia.
Ma non si fermi qui il governo: le tasse universitarie pubbliche in Italia sono ridicolmente basse per le famiglie abbienti. Sono quindi i poveri a pagare l'università ai ricchi, i quali invece dovrebbero sostenere il costo pieno dei loro studi, lasciando più risorse per i poveri (e per la riduzione del debito). «L'ho detto col cuore in mano e per spronare gli studenti, perché il mondo che li aspetta è difficile». Il viceministro del Lavoro Michel Martone è ritornato su una frase — «Laurearsi dopo i 28 anni è da sfigati» — che Io scorso gennaio provocò polemiche. Intervistato da Tgcom24, non si è mostrato pentito: «La ridirei, sollevò un dibattito importante». Martone ha poi parlato del provvedimento che prevede l'innalzamento delle tasse universitarie per i fuoricorso. «Evita gli sprechi e spinge i nostri giovani a laurearsi presto — ha detto —. Non riguarderà coloro che studiano e lavorano o che hanno avuto difficoltà per laurearsi; il 50% delle risorserecuperate sarà utilizzato per le borse di studio».
(Fonte: A. Ichino, Corsera 29-07-2012; M. Martone, Corsera 29-07-2012)