Home 2012 25 Giugno ABILITAZIONE A PROFESSORE ASSOCIATO E ORDINARIO. DUE ANNI PER ATTIVARLA
ABILITAZIONE A PROFESSORE ASSOCIATO E ORDINARIO. DUE ANNI PER ATTIVARLA PDF Stampa E-mail

Processi di legislazione a cascata e procedure complesse hanno fatto sì che per concorrere all’abilitazione scientifica nazionale a professore associato e ordinario dovessero trascorrere due anni dall’emanazione della legge (240/10) che l’ha istituita. Il regolamento recentemente emanato segue il decreto non regolamentare (DM n. 336/11) previsto dall’art.15 della legge 240/10 col quale sono stati riordinati i settori scientifico-disciplinari. Il precedente regolamento delle procedure per il conferimento dell’abilitazione scientifica nazionale (DPR 14/09/11) è invece stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 gennaio e offre il quadro regolamentare entro il quale si colloca questo nuovo atto. Il quale (art. 2) stabilisce: a) i criteri, i parametri e gli indicatori di attività scientifica utilizzabili ai fini della valutazione dei candidati all'abilitazione; b) il numero massimo di pubblicazioni, distinto per fascia e per area, che ciascun candidato può presentare ai fini della valutazione nella procedura di abilitazione; c) le modalità di accertamento della coerenza dei criteri e parametri e indicatori di qualificazione scientifica degli aspiranti commissari con quelli richiesti per la valutazione dei candidati all'abilitazione per la prima fascia dei professori universitari. Inoltre lo stesso regolamento rimanda alla pubblicazione, entro 60 giorni, dei valori delle mediane di produttività scientifica per i diversi settori e della classificazione delle riviste per i settori cui gli strumenti bibliometrici di calcolo dell’H-Index non siano applicabili. Senza tal pubblicazione non è possibile avviare né le procedure di composizione delle commissioni, né quelle di valutazione dei candidati.
Si prevede che per emanare i bandi, formare le commissioni, presentare le domande il tempo dovrà scorrere fino alla fine dell’anno o, secondo un parere più ottimistico, fino alla fine di ottobre.
Più in dettaglio, per giungere a questo tardivo risultato occorre che, per il nuovo sistema, in grado di escludere dalle commissioni prevedibilmente circa un terzo degli ordinari, l'ANVUR possa erigere a breve la complessa architettura delle mediane indicanti per ogni settore concorsuale i limiti da superare per potersi candidare come commissario o abilitando. La procedura, infatti, si basa essenzialmente sull'analisi di titoli e produzione scientifica dei candidati. Il numero massimo di pubblicazioni da presentare varia a seconda dell'area disciplinare e del grado dell'abilitazione per la quale si concorre: per l'abilitazione a professori associati  (II fascia) il tetto è in genere posto a 12 titoli (14 per medicina e chirurgia, agraria, medicina veterinaria e alcune ingegnerie), mentre per l’abilitazione a professori ordinari  (I fascia) si sale a 18-20 (16 per ingegneria civile e architettura).
L’esame dei titoli seguirà due regole. In ambito scientifico (settori 1-9, con l'eccezione di alcune aree di design e architettura, e psicologia) si utilizzano gli indicatori bibliometrici, che valutano il numero di articoli su riviste contenute nei principali database internazionali, il numero di citazioni ricevute (dato normalizzato in base all'età accademica dell'interessato) e l'H-index (anch'esso fondato su numero di lavori e citazioni ricevute).
Nelle altre aree l'ANVUR dovrà dividere le riviste scientifiche fra classe A («eccellenti a livello internazionale»), B («buona reputazione nella comunità scientifica» e «diffusione almeno nazionale») e C (le altre). Di seguito si dovrà calcolare il numero di libri e di articoli pubblicati da ogni studioso, ovviamente con riferimento particolare alle riviste di classe A. Per ogni settore e per ciascuno degli indicatori si dovranno individuare le mediane, distinte per le selezioni all’abilitazione a professore associato e ordinario, che discrimineranno fra gli ammessi e i non ammessi all'abilitazione. Anche per ammettere o non le candidature al ruolo di commissario sarà necessario verificare la sussistenza degli stessi valori.
(Fonti: Testo del regolamento con note. Sull’abilitazione scientifica nazionale è consultabile anche un dossier del CUN (15-06-2012) che risponde a esigenze di documentazione, per le necessità delle comunità accademiche e scientifiche e delle sedi istituzionali. Raccoglie le mozioni, i pareri, gli interventi e  i documenti del Consiglio Universitario Nazionale sul tema delle abilitazioni scientifiche nazionali. Sono inoltre inclusi gli atti normativi di riferimento e le pronunce rese in materia dal Consiglio di Stato).