Home 2012 12 Giugno 2013. UN ANNO CRITICO PER I TAGLI AI FINANZIAMENTI E IL CALO DEI DOCENTI
2013. UN ANNO CRITICO PER I TAGLI AI FINANZIAMENTI E IL CALO DEI DOCENTI PDF Stampa E-mail
Il presidente della Conferenza dei rettori (CRUI) prospetta che il 2013 sarà un anno a rischio per l'università ed esprime tutto il suo apprezzamento per le parole che il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha usato nei giorni scorsi affrontando a più riprese le questioni riguardanti formazione e ricerca. «Pensare di uscire dalla crisi togliendo linfa vitale alle sorgenti dell'innovazione - afferma Mancini - è un controsenso rischioso e inaccettabile». Secondo il presidente dei rettori, le cifre parlano chiaro. «Il 2013 si prospetta per l'ennesima volta come un anno a rischio: se il sistema universitario tra il 2009 e il 2012 ha subito una diminuzione del 7,2% (-523 milioni di euro), il taglio che si prospetta fra quest'anno e il 2013 da solo - fa notare - è quasi pari a quello patito nell'intero quadriennio precedente, -6,2% (-437 milioni di euro). E ciò in un contesto di drammatica diminuzione dei docenti (che ci colloca agli ultimi posti in Europa per rapporto docente-studente) passati in tre anni da 64.000 a 54.000. Nessun comparto della Pubblica Amministrazione ha subito tagli di questo tipo. Dunque ben vengano le parole del presidente: occorre tamponare la falla che si è aperta per il 2013. Come ha sottolineato lo stesso ministro Profumo alla CRUI, è indispensabile non andare oltre i tagli già subiti e guardare a una prospettiva pluriennale, quella che ci permette di stare in Europa. Prima che sia troppo tardi». Ma pare poi che il ministro Profumo voglia mettere mano con vari ritocchi alla riforma Gelmini. Si rischia, fra l'altro, di smontare gli incentivi introdotti da quella legge, ponendo un limite a quanti fondi pubblici un ateneo può perdere se risulta fra i peggiori: l'opposto di ciò che si dovrebbe fare. Finché le università non pagheranno di persona per le scelte non meritocratiche che effettuano, ma saranno sempre e comunque salvate dal contribuente, non c'è ritocco che quadri il cerchio.
(Fonti: Il Giornale di Brescia e il Corsera 06-06-2012)