Home 2012 29 Maggio USA. HARVARD SENZA SEGRETI
USA. HARVARD SENZA SEGRETI PDF Stampa E-mail

Quali sono, se ci sono, i segreti di Harvard? In primo luogo la qualità del corpo docente e l'assoluto rigore meritocratico con cui è selezionato. Ha scritto in un suo libro la sociologa francese Staphanie Grousset-Charrière, lettrice a Harvard dal 2004 al 2008: "Harvard forma non solamente gli studenti, ma anche gli insegnanti. Non si ha il diritto di ammalarsi e anche con 39° di febbre si fa lezione. È necessario vestirsi in maniera dignitosa per dare il buon esempio e sono qualità indispensabili: la puntualità, la cordialità, la disponibilità, la comprensione, la professionalità e la disciplina". Inoltre, i nuovi insegnanti non sono mandati allo sbaraglio, ma all'inizio sono monitorati e seguono corsi di pedagogia e di scienza dell'educazione. Imparano in tal modo a organizzare corsi interattivi, a presentare la materia, a stimolare domande e a utilizzare documenti e supporti informatici.
All'inizio dell'anno accademico c'è il cosiddetto shopping week, una settimana durante la quale gli studenti hanno modo di valutare i circa 900 corsi proposti dall'università. È un sistema che stimola la curiosità degli studenti, ma che favorisce anche i docenti il cui corso, nel caso in cui non sia scelto da un numero sufficiente di studenti, è soppresso senza esitazione.
Un altro segreto di Harvard consiste nella "valutazione reciproca": non sono solo gli insegnanti a valutare gli studenti, ma anche gli studenti a giudicare i loro docenti. Alla fine di ciascun semestre gli studenti danno un voto ai loro professori e quelli che ottengono i voti migliori ricevono un diploma, il Derek C. Book Award, che è consegnato nel corso di una cerimonia dove non mancano né i dolci né lo champagne.
Ma la principale caratteristica di Harvard riguarda il modo in cui è valutato il lavoro degli studenti.
A Harvard è bandito il concetto di sufficienza e le valutazioni devono essere sempre positive e costruttive. Mai mortificare gli studenti. Mai usare il tono cattedratico e "professorale" in uso dalle nostre parti. Mai dire "no, è sbagliato". Si preferisce un più costruttivo: "Errore interessante; vediamo di capire cosa può averlo prodotto". Non è insolito che il contratto di un docente non sia rinnovato per il solo fatto di aver espresso sui suoi studenti giudizi troppo perentori e insufficientemente motivati .
Harvard ha un capitale di 30 miliardi di dollari gestito da un centinaio di maghi della finanza. Le tasse universitarie sono piuttosto alte, circa 43.000 dollari l'anno, ma le donazioni degli ex alunni e le borse di studio sono generose. L'eccellenza è la religione di questa università. Quest'anno sono stati ammessi solamente il 5% dei candidati. C'è un docente ogni 8-10 studenti e il piano di studi è estremamente aperto, quasi "alla carta", tanto che ciascuno studente può costruire un suo personale percorso di studio.
Lo scopo di questa multidisciplinarietà è di evitare un eccesso di specializzazione in età troppo precoce.
(Fonte: C. A. Biscotto, FQ 16-05-2012)