Home 2012 12 Maggio VALUTAZIONE. DIECI PROBLEMI NELLA GESTIONE DEI FLUSSI DI DATI
VALUTAZIONE. DIECI PROBLEMI NELLA GESTIONE DEI FLUSSI DI DATI PDF Stampa E-mail

La procedura pensata per gestire l’enorme flusso di dati amministrativi da parte delle strutture e il caricamento dei dati bibliografici e dei PDF da parte dei singoli autori è estremamente instabile e inaffidabile, le linee guida imprecise o inesistenti o incomplete, gli esiti dei caricamenti incerti, pezzi di procedura si stanno completando ora, in contemporanea col caricamento dei dati da parte di strutture e autori. Cito solo alcuni dei problemi che ci si trova ad affrontare:

1) Firefox funziona a volte sì a volte no, migliore l’uso di Chrome o di Explorer, mentre per il mondo Mac non è stato possibile avere alcuna informazione.

2) Il bottone di invio prodotti non compare se non sono state inserite le informazioni aggiuntive (almeno quelle obbligatorie), ma purtroppo non viene segnalato all’autore che tali informazioni devono essere inserite.

3) Non sempre si riesce a caricare il PDF, alcune volte cambiando browser si riesce, alcuni docenti stanno cercando da giorni di caricare i loro file

4) Sempre sul PDF, spesso appaiono messaggi di errore che indicano un file superiore ai 10MB, ma di fatto i file hanno un peso molto inferiore.

5) Non è possibile capire se il PDF è stato caricato o no, se non attraverso una procedura barocca di cui per fortuna ci sono state inviate 2 (due) pagine di istruzioni.

6) L’indicizzazione in SCOPUS e in ISI è random. In momenti diversi può non apparire nulla, o solo una banca dati o solo l’altra o entrambe. Cineca riconosce il problema e suggerisce di procedere comunque alla presentazione dei prodotti anche in mancanza dell'identificazione, che potrà essere aggiunta in seguito (sic!).

7) Le Subject category di ISI in alcuni casi sembrano non essere quelle dell’anno in cui l’articolo è stato pubblicato, ma quelle (diverse) del 2010, il che può creare una grande differenza per quanto riguarda le soglie.

8) Scopus attribuisce spesso SC sbagliate, ma non dà agli autori la possibilità di fare modifiche per cui o una pubblicazione viene riconosciuta con l’errore (e magari valutata secondo le soglie sbagliate) o non viene riconosciuta perdendo il dato bibliometrico.

9) Sui titoli che cambiano e per i quali nei primi due anni dal cambio di titolo l’IF va calcolato a mano, nella procedura non compare nulla.

10) Il bottone chiedi PDF all’editore resta per il momento un’incognita. Pare che per gli atenei UGOV finché la procedura non è conclusa le mail non vengano inviate, quindi c’è il rischio che le richieste agli editori partano molto tardi.

Si provi a immaginare per ciascuno di questi punti il flusso di mail che arriva agli uffici degli atenei responsabili della gestione delle informazioni locali, costretti a fare assistenza a una procedura che non conoscono, che non governano, che palesemente non è stata testata, cui non hanno accesso e che subiscono, come tutti i docenti, perché ormai questo è (da anni) e questo ci dobbiamo tenere.
(Fonte: P. Galimberti, roars 02-05-2012)