Home 2012 18 Marzo RICERCA. INIZIATIVE PER IL RIENTRO DEI CERVELLI
RICERCA. INIZIATIVE PER IL RIENTRO DEI CERVELLI PDF Stampa E-mail
L'Istat ha sottolineato di recente che su 18.000 dottori di ricerca, che hanno conseguito il titolo tra 2004 e il 2006, ne lavoravano all'estero 1.300 nel 2010. Ma abbiamo università, associazioni, fondazioni e non solo che possono vantare di aver riportato «a casa» i nostri ricercatori. E per i talenti che vogliono rientrare ora? Non è una via semplice. Ciò detto, il decreto Milleproroghe ha prolungato fino al 2015 gli sgravi fiscali. E c'è qualche concreta buona opportunità. Per esempio il programma AtroFlt dà la possibilità a 14 astronomi (di cui 8 italiani), che hanno fatto esperienza fuori Europa, di lavorare all'Istituto nazionale di Astrofisica. La first call è appena conclusa, ma ce ne sarà una seconda intorno a novembre. In tutt'altro campo, l'Aire, l'associazione per la ricerca sul cancro fondata da Veronesi, finanzia progetti di ricerca quinquennali di scienziati under 35 che si sono distinti oltreconfine. I prossimi bandi apriranno a gennaio. Ma ci sono anche iniziative per studiosi in ambito economico manageriale: l'Università di Bologna ha partnership con Gruppo Unicredit e Banca Intesa che vanno proprio in questa direzione (bandi in estate). E progetti ancora in cantiere. Alma Mater ne ha allo studio uno che potrebbe andare in porto già quest'anno. Ma, per ora, il condizionale è d'obbligo. «La sfida è abilitarsi e dimostrare di essere bravi anche nel sistema italiano perché le Università colgano le migliori occasioni» sottolinea Domenico Laforgia, rettore dell'Università del Salento0.
(Fonte: I. Barera, Corsera 09-03-2012)