Home 2012 18 Marzo LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI DA PARTE DEGLI STUDENTI
LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI DA PARTE DEGLI STUDENTI PDF Stampa E-mail

Il sistema di valutazione dei docenti da parte degli studenti è stato sperimentato in Italia solo dal 1998, mentre la sua origine risale agli anni Venti quando fu concepito dall’Harvard University e poi praticato in diversi campus universitari degli Stati Uniti nel corso degli anni Sessanta e Settanta. Per il nostro Paese l’adozione data ufficialmente ottobre 1999 quando entrò in vigore la legge 370 che ha sancito l’obbligo accademico di una valutazione interna periodica delle attività didattiche e di ricerca e degli interventi di sostegno al diritto allo studio, verificando mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, la produttività delle sperimentazioni. Nello specifico, la normativa prevede che in seno ad ogni università si formi un organo collegiale funzionale, il c.d. “nucleo di valutazione d’ateneo” che deve acquisire, mantenendone l’anonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche e della professionalità dei docenti; ricavarne i dati e redigere un’apposita relazione da trasmettere entro il 30 aprile di ciascun anno, al Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, e al Comitato per la valutazione del sistema universitario.
Il desiderio degli studenti di assegnare voti ed esprimere giudizi sul sistema scolastico e universitario è emerso chiaramente in questi ultimi anni e nel 2007 ha dato origine a un sito web http://www.votailprof.it/, corrispettivo del sito web americano www.ratemyprofessor.com. Nel sito votailprof.it i giudizi non sono solo indirizzati alla qualità didattica (in particolare al funzionamento delle strutture), ma si riferiscono anche alla personalità dei professori e al loro comportamento con gli studenti, alla puntualità, alla cortesia e alla disponibilità. Molti colleghi non amano essere giudicati dai propri studenti perché ritengono che essi non abbiano un adeguato spirito critico. Ma si tratta di un falso problema, poiché il questionario non deve rilevare la preparazione del docente, ma solo contribuire alla valutazione delle modalità d’insegnamento e del rapporto didattico tra studenti e docenti. Le iniziative autonome che gli studenti hanno messo già in atto, cui si è fatto cenno in precedenza, dimostrano inoltre come sia sentito il bisogno di rendere pubblici i risultati dei nuclei di valutazione, solo così si otterrebbe una maggiore responsabilizzazione dei nostri docenti.
(Fonte: controcampus.it 07-03-2012)