Home 2012 20 Febbraio UNIVERSITÀ. FONDAZIONI PRIVATE RICONOSCIUTE DALLO STATO IN UK E ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO IN ITALIA
UNIVERSITÀ. FONDAZIONI PRIVATE RICONOSCIUTE DALLO STATO IN UK E ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO IN ITALIA PDF Stampa E-mail

Le università del Regno Unito sono fondazioni private riconosciute dallo Stato, non organismi di diritto pubblico come le loro consorelle italiane. Ne consegue ovviamente che, in quel Paese, i docenti non sono funzionari pubblici e la loro carriera si svolge invece nel rispetto di un contratto di riferimento concordato tra le parti a livello nazionale (i rettori da un lato, i sindacati di settore dall'altro) che è poi declinato con flessibilità sede per sede e caso per caso: tanto flessibile, infatti, da permettere lo sviluppo di un sistema terziario articolato in oltre 300 istituzioni diversissime tra loro, alcune delle quali svettano nelle classifiche internazionali della ricerca, altre offrono una risposta concreta alla richiesta crescente di formazione continua, altre ancora combinano didattica e ricerca. Modello per molti aspetti attraente, si diceva, ma impossibile da esportare a pezzi illudendosi che esistano scorciatoie. L'Università fatta di dipendenti pubblici impone che sia la legge a regolare minuziosamente le forme di reclutamento e promozione, gli stipendi, gli scatti premiali, le afferenze e mille altri dettagli che nelle realtà "copernicane" sono assolutamente slegate dalla legislazione nazionale.
Davvero si potrebbe lasciare discrezionalità retributiva agli atenei in un sistema come il nostro, dove sono ancora sub iudice concorsi vecchi di vent'anni…o dove il primo dei due regolamenti sull'abilitazione scientifica, di carattere logistico e organizzativo, è approdato in Gazzetta undici mesi dopo il varo da parte del Governo, essenzialmente perché gli organi di controllo trovavano inaccettabile, correndo l'anno 2011, che le pubblicazioni dovessero essere trasmesse solo in formato elettronico? Dove contratti di pochi euro sono soggetti al visto preventivo della Corte dei Conti neppure regionale, ma nazionale? Prima o poi bisognerà decidere, come Paese, se pensiamo che un sistema universitario e della ricerca qualificato, multiforme e dinamico come il nostro, possa davvero fiorire e competere al meglio a livello internazionale restando ingessato in un sistema di regole che vanta origini nobili ma nel complesso datate.
(Fonte: A. Schiesaro, IlSole24Ore 17-02-2012)