Home 2012 20 Febbraio LA REVISIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA SUL RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI
LA REVISIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA SUL RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI PDF Stampa E-mail
La Commissione europea ha adottato una proposta per modernizzare e revisionare la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali (2005/36/CE). Tale direttiva, che si rivolge ai ventisette paesi dell'Unione europea più Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, ha avuto l'onere di spiegare cosa s'intende per titolo professionale riconoscibile e di descrivere la procedura di riconoscimento.La proposta nasce dall'esigenza di rendere più semplici le regole per la mobilità dei professionisti all'interno dell'Ue, in conseguenza della diminuzione della popolazione in età lavorativa e della possibile futura carenza di personale qualificato adatto a coprire i nuovi posti di lavoro che si verranno a formare nei prossimi anni. Una delle risposte a questa carenza potrebbe essere la possibilità che una buona parte di professionisti di un paese si trasferiscano in quelli che ne hanno più bisogno. Occorre quindi rendere più semplice e immediato il momento del riconoscimento professionale. La Direttiva europea offre tutte le informazioni necessarie per consentire agli operatori di avviare una nuova attività o trovare un posto di lavoro in un altro Stato membro che richiede una qualifica specifica per esercitare una determinata attività professionale. Le proposte di modifica dovrebbero interessare non solo la mobilità definitiva, ma anche quella temporanea. Gli elementi chiave della proposta sono: l'introduzione di una tessera professionale europea e un certificato elettronico in grado di descrivere le qualifiche di cui si è in possesso; una maggiore trasparenza e garanzia delle informazioni relative al riconoscimento delle qualifiche professionali, mediante la creazione di sportelli unici e procedure online; l'aggiornamento e l'armonizzazione dei requisiti minimi di formazione per medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetriche, veterinari e architetti. Altre informazioni possono essere consultate nel memorandum scritto dalla Commissione Ue il 19 dicembre 2011 (MEMO/11/923).
(Fonte: D. Gentilozzi, www.rivistauniversitas.it gennaio 2012)